Mk II Matilda: differenze tra le versioni
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Nel progettare questo carro, nel [[1936]], si era tornati momentaneamente ai concetti [[strategia|strategici]] della [[prima guerra mondiale]], che prevedevano il carro totalmente asservito a protezione e a supporto della [[fanteria]].<ref>http://www.assofanteroma.it/Storia/Storia_Fanteria_griglia.htm</ref>; di conseguenza questo mezzo non brillava per velocità e manovrabilità<ref>Su terreno accidentato questo carro aveva velocità non superiore ai carri della Grande Guerra, nemmeno i carri tedeschi più pesanti di quel periodo, i Panzer IV, erano così lenti</ref>, in compenso la corazzatura era veramente eccellente per l'epoca: i 78 mm di [[corazza]] frontale rendevano questo mezzo praticamente indistruttibile, se attaccato frontalmente. Oltre allo spessore della corazza, un'altra qualità di questo carro era la sua cellula e la [[Torretta (cannone)|torretta]] prodotti in un unico blocco, anziché imbullonati fra loro su un telaio, il che garantiva un'ottima resistenza ai colpi avversari.
L'armamento prevedeva un cannone anticarro da 40/50, cioè da 40 mm e lungo 50 [[Calibro (arma)|calibri]] (2,00 metri)<ref>La lunghezza della canna di un'arma da fuoco è importante: più la canna è lunga più il colpo sarà preciso, il proiettile veloce e la portata elevata.</ref>, dal discreto potere perforante; era lo stesso cannone montato su molti carri inglesi fino al 1942, tra cui i carri [[Mk VI Crusader]] e i primi modelli di [[Mk IV Churchill]]. Per la difesa ravvicinata il carro prevedeva una mitragliatrice Besa montata frontalmente e una mitragliatrice Bren coassiale
== Confronto con gli altri carri armati ==
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