Emmeh: differenze tra le versioni

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Le informazioni relative a questo [[Patriarchi della Chiesa assira d'Oriente|patriarca]] della [[Chiesa assira d'Oriente]] sono riportate da [[Barebreo]] nel suo ''Chronicon ecclesiasticum'', dagli storici [[Nestorianesimo|nestoriani]] [[Mari ibn Sulayman|Mari]], ʿAmr e [[Sliwa bar Yuhanna|Sliba]], e dalla ''[[Cronaca di Seert]]''.
Emmeh era originario di Arzun, nella regione di [[Arbayistan|Beth Arbaye]]; dopo aver compiuto i suoi studi nella [[scuola di Nisibi]], si fece monaco nel convento di Mar Abramo. In seguito fu nominato [[vescovo]] di [[Ninive]], nella [[provincia ecclesiastica]] dell'[[Adiabene]]; il patriarca [[Ishoyahb II]] lo nominò, dopo il [[642]], [[metropolita]] di [[Arcidiocesi di Beth Lapat|Beth Lapat]] nel [[Khūzestān]]. Malgrado la sua età avanzata, venne eletto patriarca della [[Chiesa assira d'Oriente|Chiesa assira]] alla morte di Ishoyahb II. Secondo la ''Cronaca di Seert'', era una persona buona, virtuosa e caritatevole, che si impegnò soprattutto nell'aumento del numero delle scuole. Tre anni dopo la sua elevazione al soglio patriarcale, si recò a Karka d'Gedan e qui trovò la morte, durante il regno di [[Othmàn ibn Affàn]], nel [[649]]. Gli succedette il patriarca [[Ishoyahb III]].