Calcolatore: differenze tra le versioni
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Per quanto riguarda le capacità di calcolo, tra tutte le addizionatrici che si possono realizzare, Stibitz realizza la più semplice: un'addizionatrice in grado di sommare solo due [[numeri binari]] a una [[cifra]]. Ma è sufficiente a far comprendere a Stibitz che il suo progetto è realizzabile. Nel dicembre del [[1939]] infatti, ai Bell Laboratories, Stibitz e [[Samuel B. Williams]] completano il [[Complex Number Calculator]]<ref>Massimo Bozzo, ''La grande storia del computer. Dall'abaco all'intelligenza artificiale'', Edizioni Dedalo, 1996. Pagina 64.</ref> (in seguito rinominato "Bell Labs Relay Calculator Model I"): il primo [[computer elettromeccanico]] della storia basato sul relè. Dopo il Model K non vengono prodotte, con il fine di commercializzarle, [[calcolatrici da tavolo]] basate sul relè. Il relè è troppo ingombrante, una calcolatrice da tavolo ne può contenere un numero molto limitato: quindi una calcolatrice da tavolo basata sul relè ha capacità di calcolo inferiori rispetto alle altre calcolatrici meccaniche da tavolo. Nei seguenti due decenni vengono invece costruiti molti altri computer elettromeccanici basati sul relè, nonostante che, negli stessi anni, inizino ad essere realizzati computer estremamente più veloci: i computer elettronici basati sulla [[valvola termoionica]]. Per quanto riguarda i computer elettromeccanici basati sul relè, i Bell Laboratories costruiscono il [[Bell Labs Relay Calculator Model II]], il [[Bell Labs Relay Calculator Model III]], il [[Bell Labs Relay Calculator Model IV]], il [[Bell Labs Relay Calculator Model V]] e il [[Bell Labs Relay Calculator Model VI]]. Dopo lo Z1, nel quale non sono presenti relè, anche Konrad Zuse utilizza il relè per costruire lo [[Z2 (computer)|Z2]], lo [[Z3 (computer)|Z3]], lo [[Z4 (computer)|Z4]], lo [[Z5 (computer)|Z5]] e lo [[Z11]]. Il motivo per cui si continua a costruire computer elettromeccanici basati sul relè risiede nel fatto che la valvola termoionica, rispetto al relè, è molto più costosa e soggetta a rotture.
=== Il calcolatore
Nel [[1938]] il ventiseienne [[Germania|tedesco]] [[Helmut Schreyer]], amico di [[Konrad Zuse]], nella sua tesi di laurea teorizza l'utilizzo della [[valvola termoionica]] per realizzare calcolatori elettronici [[digitale (informatica)|digitali]].<ref>Massimo Bozzo, ''La grande storia del computer. Dall'abaco all'intelligenza artificiale'', Edizioni Dedalo, 1996. Pagina 66.</ref> Il primo calcolatore elettronico digitale, di cui si ha notizia, è stato però progettato e costruito allo [[Iowa State College]] ([[Ames (Iowa)|Ames]], [[Iowa]]) dagli [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] [[John Vincent Atanasoff]] e [[Clifford Edward Berry]]. Il calcolatore, completato nel novembre del [[1939]], era un'[[addizionatrice]] [[calcolatore elettronico|elettronica]] [[calcolatore digitale|digitale]] [[calcolatore binario|binaria]] a [[16 bit]]. Atanasoff e Berry detengono anche un altro primato. Hanno infatti progettato e costruito un altro calcolatore elettronico digitale binario a cui, in seguito, è stato dato il loro nome: l'[[Atanasoff-Berry Computer]]. Tale calcolatore, completato nel [[1942]], è il più antico [[computer elettronico]] digitale di cui si ha notizia. Nel [[1946]] viene annunciato l'[[IBM 603 Electronic Multiplier]]: è il primo calcolatore elettronico digitale disponibile in commercio. Nel [[1957]] inizia la commercializzazione dell'[[IBM 608 Transistor Calculator]]: è il primo computer elettronico digitale basato interamente sul [[transistor]] e disponibile in commercio.
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