== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa della Santissima dell'Annunziata ====
Dopo le prime case del paese, si incontra sulla destra la Chiesa della SantissimaSS. AnnunciazioneAnnunziata, dettacostruita comunementeintorno Chiesa della Santissima Annunziata e costruita nelal [[1610]]. I suoi antichi ruderi monumentali sono stati restaurati tra il 2005 e il 2009 dal Comune (''PIT 15-POR Calabria 2000/06''). Al turista essa è facilmente visibile per il suo alto campanile in stile romanico. Originariamente la chiesa era a tre navate e costituiva un complesso abbastanza imponente, cui era annesso un ospizio per i pellegrini ed un “Monte''Monte dei maritaggi”maritaggi'' per le fanciulle povere. Distrutta dal terremoto del 1783, fu ridotta alla chiesetta oggi visibile, che racchiude e custodscecustodisce l'abside, con fastigio architettonico in tufo, dove si trova l'originale soluzione dell'altare maggiore, realizzato nel fondo del presbiterio, in tufo profilato e decorato, scolpito dal maestro scalpellino ''Antonio da Rogliano''. L'importanza di questo altare, unico in Calabria, è costituita dallo stile architettonico che segna il passaggio dall'architettura religiosa a quella civile (''Rinascimento Calabrese''). Per la sua singolarità l'altare è stato oggetto di molti studi, specie durante il recente restauro (''Valtieri,'' UTET). Si affianca alla chiesa una torre campanaria romanica.
Si affianca alla chiesa una torre campanaria romanica.
=== Chiesa della Pietà ===
Procedendo per la strada principale del paese si arriva alla Chiesa di Santa Maria della Pietà ovvero della Pietà, anch'essa restaurata dal Comune tra il 2005 e il 2007 e restituita integralmente al culto (vicaria parrocchiale), nella quale sono custodite un'icona di Madonna col Bambino (''Madonna Greca di Belcastro''), di fattura bizantina ([[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]]) e collegata alla sua origine basiliana, e tre sculture barocche, attribuite a G.B. Mazzolo ([[XVI secolo]]), che un tempo adornavano la chiesa dell'Annunziata e costituenti appunto il ''Gruppo dell'Annunciazione'', cioè Maria Vergine Annunziata, l'Angelo Nunziante ed il Padre Eterno che regge il mondo. Di notevole interesse sono i diversi motivi orientali della struttura, quali la cupola in stile basiliano, che richiama quella del battistero di Santa Severina, e l'arco in pietra con fregi bizantini che delinea oggi il presbiterio, ma che in origine ornava la facciata della chiesa, opera di maestranze locali del [[XV secolo]]. La chiesa, che fino al 1631 era sotto il titolo di San Pietro apostolo, fu ricostruita ed ampliata con accordo tra il canonico titolare don Scipione Vivacqua e la Confraternita della SS. Annunziata, di cui erano grandemente partecipi i fratelli Giambattista, notaio apostolico, e Lucio d'Orsi, storico e scrittore. ▼
==== Cappella<sub>Chiesa didella SanPietà</sub> Rocco ====
▲Procedendo per la strada principale del paese si arriva alla Chiesa di SantaS. Maria della Pietà ovvero della Pietà, anch'essa restaurata dal Comune tra il 2005 e il 2007 e restituita integralmente al culto (vicaria parrocchiale), nella quale sono custodite un'icona di Madonna col Bambino , (''Madonna Greca di Belcastro'' ), di fattura bizantina ([[XI secolo|XI]]-[[XII secolo]]) e collegata alla sua origine basiliana, e tre sculture barocche, attribuite a G.B. Mazzolo ([[XVI secolo]]), che un tempo adornavano la chiesa dell'Annunziata e costituenti appunto il ''Gruppo dell'Annunciazione'', cioè Maria Vergine Annunziata, l'Angelo Nunziante ed il Padre Eterno che regge il mondo. Di notevole interesse sono i diversi motivi orientali della struttura, quali la cupola in stile basiliano, che richiama quella del battistero di Santa Severina, e l'arco in pietra con fregi bizantini che delinea oggi il presbiterio, ma che in origine ornava la facciata della chiesa, opera di maestranze locali del [[XV secolo]]. La chiesa, che fino al 1631 era sotto il titolo di San S.Pietro apostolo, fu ricostruita ed ampliata con accordo tra il canonico titolare don Scipione Vivacqua e la Confraternita della SS. Annunziata, di cui erano grandemente partecipi i fratelli Giambattista, notaio apostolico, e Lucio d'Orsi, storico e scrittore.
Salendo ancora verso il centro del paese, si giunge nella principale Piazza Giuseppe Poerio, dove si trova la Cappella di San Rocco. Fu costruita nel 1645 dal duca di Belcastro Francesco Sersale come cappella di famiglia: il portale, in pietra rettangolare con colonne, è opera di scalpellini locali del sec. XVII. Ha subito nel tempo molti rifacimenti, gli ultimi sul finire degli anni novanta e nel 2004 con il rifacimento della porta d'ingresso. L'impianto è formato da una struttura semplice in miniatura. ▼
==== ArchitettureCappella civilidi S. Rocco ====
▲Salendo ancora verso il centro del paese, si giunge nella principale Piazza Giuseppe Poerio, dove sici trovas'imbatte lasubito sulla sinistra nella Cappella di San S.Rocco. Fu costruita nel 1645 dal duca di Belcastro Francesco Sersale come cappella di famiglia :, perciò annessa all'attiguo palazzo Poerio. ilIl portale, in pietra rettangolare con colonne, è opera di scalpellini locali del sec. XVII. Ha subito nel tempo molti rifacimenti, glil'ultimo ultimie sulpiù finire degli anni novanta eimportante nel 2004 con il rifacimento della porta d'ingresso. L'impianto è formato da una struttura semplice in miniatura.
'''Il Duomo (Chiesa matrice parrocchiale di S. Michele Arcangelo)'''
==== Palazzo Poerio ==== ▼
Così detto dal nome degli ultimi feudatari, ma costruito dalla famiglia dei duchi Sersale. È chiamato volgarmente anche palazzo Cirillo, dal nome della famiglia tenutaria in seguito alla confisca dei beni dei Poerio. L'edificio fu edificato dal duca Francesco Sersale nel 1645, in seguito al terremoto di quell'anno che distrusse gran parte del paese ed il castello, provocando 61 vittime. Il palazzo, guardandolo dall'attigua Piazza S. [[Tommaso d'Aquino]], fa bella mostra di un portone arcuato incluso nella decorazione architravata fiancheggiato da colonne, finestre rettangolari profilate in pietra e cornicione ornato di dentellature, con la facciata laterale su Piazza Poerio in tufo coricata da un balcone barocco; dall'androne si dipartono due rampe di scale arcate in pietra che conducono ai piani superiori dell'edificio. Nel 2007, dopo lungo restauro, è stato inaugurato quale nuova sede del Municipio. ▼
Da Piazza Poerio, l'itinerario turistico può prendere più direzioni. Andando verso la Piazzetta Margherita si può ammirare l'imponente ''Albero della Libertà'' (''Milicuccio''), piantato dal barone Alfonso Poerio durante la Repubblica Napoletana, e da qui avviarsi verso la fontana''Fontana di Caria'', d'epoca romano-bizantina, dove sgorga una millenaria sorgente d'acqua pura e fresca; oppure inoltrarsi, su per la Via CastellaciCastellacci, fra vicoli e scalinate tipicamente medievali. Ritornando a Piazza Poerio, ci si immette immediatamente nella predetta Piazza S. Tommaso d'Aquino da dove si può ammirare tutta la parte occidentale del Marchesato di Crotone, fino al mare. Si procede, poi, verso la Via Lamia e da qui nella Via Castello. Giunti alla sommità della strada vi è la [[Chiesa Matrice di San Michele Arcangelo]] -, ex Cattedrale di Belcastro. Costruito a croce latina, rivolto verso oriente, l'edificio ostenta una prospettiva dei secoli XV - XVI, pur con i rifacimenti successivi, e comunque tutta la struttura si richiama al romanico. Nella facciata a timpano cuspidato si aprono tre portali tufacei con decorazioni e sculture di putti e piccole maschere, opera di artisti calabresi che alcuni datano al Cinquecento; ma, una data impressa con colore nero su una colonna alla destra della Cappella del ssSS. Sacramento, reca l'anno 1626, per cui è presumibile che i portali non risalgano alla fine del secolo XVI, ma all'anno riportato sulla colonna della chiesa. Alla destra della chiesa si impone l'alta torre campanaria, a forma quadrata, terminante in alto a poligono ottagonale.
L'interno della chiesa è a forma basilicale a tre navate e absidi. Prima del 1957 le pareti delle due navate esterne erano arricchite ciascuna da tre altari barocchi: su quella di destra vi erano quelli di sS. Lucia e sS. Antonio, adesso eliminati, e di S. Tommaso tuttora esistente; nella navata di sinistra è rimasto solo l'altare dell'Immacolata, mentre gli altri due, quello dell'Addolorata e sS. Filomena, sono stati disfatti. Sull'arco dell'abside centrale vi è collocato lo stemma vescovile di Monsignor Orazio SchipaniSchipano (1591 - /1595) con decorazioni di ispirazione barocca, mentre all'interno si conserva l'ampio coro ligneo, fatto costruire dal vescovo Antonio RicciulloRicciulli ad artigiani locali.
Nell'[[abside]] di sinistra vi è la Cappella del SS.Sacramento dove spicca un bell'altare marmoreo intarsiato del 1774, un tempo arricchito da pale cinquecentine, ormai scomparse. Nell'abside di destra vi è la cappella di sS. Michele , nel cui “sacello” si trova una bella statua del santo, risalente al secolo XVIII. Al lato sinistro dell'altare centrale si trova il sedile degli eletti, costruito nel 1634.
La chiesa è dotata, inoltre, di altre statue del 1700-1800: sS. Giuseppe, sS. Vito, i Santi Medici, sS. Antonio, il Cristo morto, il Cristo risorto e sS. Lucia. Il fonte battesimale, in marmo verde del secolo XVI, è stato sostituito dalla magella''Magella di pozzo'' del castello. Vi sono, inoltre, due lapidi tombali poco decifrabili a causa dell'usura, ma da quel poco che si può scorgere di deve dedurre che una appartenevaappartenesse ad un vescovo, in quanto si intra-vedonointravedono a mala pena i cordoni del cappello vescovile, mentre l'altra appartenne acertamente qualcheai feudatariod'Aquino, perchéessendone si vedono confusamente soltantoevidenti i segni di un teschiosimboli. A seguito di unpoco recentefortunato restauro effettuato negli anni '90, è affiorata la vecchia capriata risalente al 1627, fatta collocare da monsignor Ricciulli e sulle due pareti laterali delle navate esterne sono venute alla luce due affreschi, uno di epoca tardo rinascimentale ed un altro forse di epoca [[Barocco|barocca]]. Il primo, situato sulla parete destra della navata esterna, ritrae s.verosimilmente S.Nicola di Myria in una grande nicchia ad arco la cui cornice murale è ravvivata da motivi floreali. Il secondo affresco, situato sulla parete sinistra, anch'esso a forma di nicchia, a causa del maldestro lavoro di restauro è completamente rovinato e si intravede a mala pena sul suo sfondo una crocifissione. Sono affiorate anche alcune nicchie e finestre a feritoie di epoche diverse. Nella Cappella del ssSS. Sacramento alla base della cupola è venuto alla luce l'originario coronamento in pietra locale, opera di scalpellini belcastresi del 1626. Da alcuni sondaggi, eseguiti durante l'ultima pavimentazione, è risultato che al di sotto del pavimento vi sono alcuni locali che non sono stati ancora esplorati.
=== Architetture civili ===
▲==== Palazzo Poerio ====
▲Così detto dal nome degli ultimi feudatari, ma costruito dalla famiglia dei duchi Sersale. È chiamato volgarmente anche palazzo''Palazzo Cirillo '', dal nome della famiglia tenutaria in seguito alla confisca dei beni dei Poerio. L'edificio fu edificato dal duca Francesco Sersale nel 1645, in seguito al terremoto di quell'anno che distrusse gran parte del paese ed il castello, provocando 61 vittime. Il palazzo, guardandolo dall'attigua Piazza S. [[Tommaso d'Aquino]], fa bella mostra di un portone arcuato incluso nella decorazione architravata , fiancheggiato da colonne, finestre rettangolari profilate in pietra e cornicione ornato di dentellature, con la facciata laterale su Piazza Poerio in tufo coricata da un balcone barocco; dall'androne si dipartono due rampe di scale arcate in pietra che conducono ai piani superiori dell'edificio. Nel 2007, dopo lungo restauro, è stato inaugurato quale nuova sede del Municipio.
==== Castello dei Conti d'Aquino ====
Avviato dal Comune nel 2005 a restauro conservativo, peraltro, ancora in corso (''POR Cal.2000-2006-APQ Beni Culturali''), con il suo poderoso [[Maschio (architettura)|Mastio]] quadrato a tre piani ed in basso ad esso i resti di muraglie perimetrali con torrette quadrangolari, cilindriche e semicircolari (secc. XIII-XV), oltre ad avanzi di aggiunte aragonesi. Fino a poco tempo fa vi era anche una magella di pozzo cinquecentinacinque-centina in pietra locale a coronamento esagonale, con archetti e stemmi gentilizi scolpiti, collocata, poi, nella chiesa madre come fonte battesimale. Dal cortile del castello il visitatore può spaziare con lo sguardo su tutto il Golfo di Squillace: da Le Castella a [[Soverato]], come se si trovasse su di un grande balcone e si affacciasse su questo immenso e bellissimo panorama e godere della sua vista. Dopo essersi rinfrancato dal lungo ma piacevole tour del paese, il visitatore, scendendo dall'antica Via Grecìa che in epoca medievale costituì il rione dei bizantini ed il ghetto degli ebrei, può ritornare alla piazza principale del paese (Poerio) e gustare una rinfrescante bibita presso uno dei due bar della piazza.
==== Cappella di San Tommaso d'Aquino ====
In seguito alla sua beatificazione (15 agosto 1333), fu costruita, il 18 ottobre 1334, nella stessa stanza del castello dove si dice sia nato il Santo, come riferisce l'Istrumento di richiesta per questa costruzione al vescovo pro-tempore Gregorio e rogato dal notaio apostolico Girolamo Cavallo. Al suo interno si trova un grande affresco del Santo ed uno stemma gentilizio in marmo, utilizzato come sedile. Anch'essa è stata oggetto del programma di restauro dei beni storici ed architettonici del paese, posto in essere nel 2010 (''POR Cal. 2007/13-APQ BB.CC.'') e, allo stato attuale, giunto finalmente alla fase ultimativa dei lavori.
== Collegamenti stradali ==
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