Carparo: differenze tra le versioni

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[[File:Basilica Gallipoli.JPG|miniatura|[[Basilica]] [[Cattedrale di Gallipoli]]]]
[[File:Chiesa_Madre_Alessano.jpg|thumb|Chiesa di Alessano, Lecce.]]
 
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La pietra carpara è sempre scalpellabile e si presta a copiare i moduli e i decori della più nota pietra leccese. Tuttavia la grana più grossolana non consente il dettaglio minuto della pietra leccese. Alcune varietà di carparo per finezza e omogeneità della grana e uniformità di colore vengono impiegate per rivestimenti di pareti in locali pubblici, negozi, facciate. Molti monumenti commemorativi sono stati eseguiti quasi per intero in pietra carpara sia di grana rustica che di pregio. Imparare a distinguere il carparo dal tufo, dal calcare e dalla pietra leccese aiuta a conoscere l'architettura pugliese e la Puglia stessa. La pietra carpara e il calcare, diffusi quasi omogeneamente su tutto il territorio regionale, sono alla base della edilizia civile e monumentale. L'utilizzo dei tufi teneri, invece, è legato a disponibilità locali e a diffusioni a livello sub-provinciale.
 
L'introduzione dei derivati del laterizio o del cemento è di recente introduzione. Si possono vedere edifici in carparo in gran quantità passeggiando nel centro di [[Lecce]], nel centro storico di [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] (si veda la [[Cattedrale di Gallipoli]]) o in molti monumenti di [[Brindisi]] e [[Taranto]].
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Barocco a Gallipoli]]
* [[Cattedrale di Gallipoli]]
* [[Monumento al marinaio d'Italia]]
* [[Barocco leccese]]