Fiat AS.1: differenze tra le versioni
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|Costo_unitario =  
|Sviluppato_dal =  
|Altre_varianti = Fiat AS.2<br />Fiat TR.1 
|Tavole_prospettiche =  
|Lunghezza = 6,10 [[metro|m]]<ref name=EA/> (6,27 m<ref name=JDBP>{{Cita|Jotti da Badia Polesine|pag. 65}}.</ref>) 
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I diversi esemplari del velivolo venduti sul mercato privato presero parte a numerose manifestazioni sportive ottenendo risultati soddisfacenti: del 1929 la partecipazione<ref name=EA/><ref>{{Cita|Flight, 29 agosto 1929}}.</ref> al "Challenge International de Tourisme" organizzato dalla [[Fédération Aéronautique Internationale]] e del 1930 quella al "Giro d'Italia" aeronautico<ref>{{Cita|Flight, 5 settembre 1930}}.</ref>. 
Di elevato impatto mediatico furono alcuni raid compiuti da [[Francis Lombardi]] nel biennio 1930 - 1931: nel febbraio del 1930 raggiunse [[Mogadiscio]] dopo essere partito da [[Roma]] ed aver coperto 8 047 [[chilometro|km]] in volo<ref name=EA/>; tra il 13 ed il 22 luglio del 1930, insieme al meccanico Gino Capannini, volò da [[Vercelli]] a [[Tokyo]]<ref name=EA/><ref>{{Cita|Flight, 8 agosto 1930}}.</ref>. La terza impresa, questa volta portata a termine fra il 28 ottobre del 1930 e l'11 gennaio del 1931 con un gruppo composto da tre Fiat AS.2, fu costituita da un tour del [[continente]] [[africa]]no, durante il quale gli equipaggi coprirono complessivamente 27 600 
Infine il nome del Fiat AS.1 è legato ad alcune prestazioni rimaste negli annali: furono infatti diversi i record d'altitudine ottenuti impiegando il leggero monoplano torinese. Il 20 febbraio 1930 Renato Donati, partendo dall'[[aeroporto di Guidonia|aeroporto di Roma-Montecelio]], raggiunse la quota di 6 782 [[metro|m]]<ref>{{Cita|Flight, 14 marzo 1930}}.</ref>; quasi tre anni dopo fu la volta di [[Furio Niclot Doglio]] che ai comandi di un AS.1, appositamente dotato di motore [[CNA Rondine 500#La CNA|CNA]] C7 da 160 CV<ref name=FA>{{Cita|Flight, 16 agosto 1934|pag. 844}}.</ref>, si aggiudicò due diversi primati: il 28 dicembre 1932, con il velivolo in versione Idro e decollando dall'[[Idroscalo Lido di Roma]], raggiunse i 7 363 m<ref name=EA/><ref>{{Cita|Flight, 16 agosto 1934|pag. 845}}.</ref> e due giorni dopo, con lo stesso velivolo ma dotato di carrello d'atterraggio<ref name=EA/>, arrivò a toccare quota 9 282 m<ref name=EA/><ref name=FA/>. 
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** '''AS.1 Sci''': anch'essa risalente al 1930; analogamente alla precedente prevedeva l'impiego di sci in luogo del carrello, per l'utilizzo da campi di volo innevati; 
* '''AS.2''': versione con struttura interamente metallica (realizzata con l'impiego di duralluminio ed acciaio); le misure esterne prevedevano solo un allungamento marginale della fusoliera (pari a 17 cm.). Dotata di motore Fiat A.50S da 100 CV, fu costruita in circa 50 esemplari<ref name=EA/>; 
* '''TR.1''': versione con cabina di pilotaggio completamente chiusa; rispetto all'originale aveva ali di apertura e superficie ridotte (rispettivamente a 9 
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