Modone: differenze tra le versioni

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Modone divenna famosa durante la [[Guerra civile romana (44-31 a.C.)|Guerra civile romana]] fra [[Marco Antonio]] e [[Augusto|Ottaviano]].
 
Nell'Estate del 32 Antonio, assieme alla regina d'Egitto [[Cleopatra VII|Cleopatra]], aveva predispoto il suo esercito a Patrasso e la sua flotta nell'ampio Golfo di Ambracia, vicino ad Azio, l'attuale ''[[Aktio-Vonitsa|]]''Aktio-Vonitsa'']], disponendo una serie di presidi da nord, nell'isola di Corfù, a sud, a Modone, nel Peloponneso.
 
Era un dispositivo di rifornimenti efficace ma di fatto incontrollabile: l'abile ammiraglio [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]], cui Ottaviano aveva delegato le operazioni militari, conquistò con la sua flotta Modone, minacciando i collegamenti e la linea di rifornimento con l'Egitto.
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{{Citazione|...poiché dall'Armata Veneta quattro [[galea|Galere]] col carico di munitioni, trapassando queste le squadre [[Impero Ottomano|Ottomane]], ad onta loro conseguirono a salvamento il Porto; successo felice sì, ma origine di lagrimevol disgratia, poiché abbandonati dal Presidio i posti per ricever festosi i sospirati soccorsi, i Turchi, che dall'altra parte applicavano alla vittoria, conosciuti absenti gl'ostacoli si valsero dell'ocasione, entrando furiosamente nella Piazza, dove con strage horrenda, diedero saggio della loro tirannide...<ref>G. B. Moro, ''Memorie Istoriogeografiche della Morea riconquistata dall'Armi Venete del Regno di Negroponte'', ed. Libreria della Verità, Venezia 1687 [http://books.google.es/books?id=f4ZOAAAAcAAJ&pg=PT39&dq=poich%C3%A9+dall%27Armata+Veneta+quattro+Galere%2Bstrage+horrenda&hl=es&sa=X&ei=TgPsUL-CK8bMhAfHy4DgBA&ved=0CDwQ6AEwAQ ]</ref>}}
 
L'ambiguità tenuta di fronte al nemico (durante l'assedio e la successiva prigionia) da parte del rettore della fortezza, il [[Patriziato (Venezia)|patrizio]] [[Gabrielli|Marco Gabriel]], sarebbe all'origine della committenza del ''[[Ritratto di cavaliere]]'' di [[Vittore Carpaccio]]. Secondo questa interpretazione, l'ignoto cavaliere sarebbe il Gabriel, e l'opera sarebbe stata commissionata al Carpaccio dalla sua famiglia allo scopo di riscattarne l'onore, dopo la sua decapitazione da parte degli [[Impero ottomano|Ottomani]], avvenuta a [[Costantinopoli]] il 4 novembre [[1501]]<ref>{{cita web|url=http://www.artemagazine.it/uncategorized/32220/scoperto-chi-e-il-cavaliere-thyssen-di-carpaccio/}}</ref>.
 
Negli anni a venire molteplici furono i tentativi di riconquistare la città: nel [[1531]] ad opera dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di San Giovanni]], e nel [[1572]] su iniziativa di [[Don Giovanni d'Austria]].