Philosophiae Naturalis Principia Mathematica: differenze tra le versioni

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==Scrittura e pubblicazione ==
[[Immagine:Newtons cradle animation book.gif|left|270pxthumb|300px|Immagine allegorica che rappresenta il moto di [[pendolo di Newton]] posto sopra un volume della sua celeberrima opera]]Questa era la situazione quando [[Edmund Halley]] sentì, durante una conversazione con [[Christopher Wren]] e Hooke, quest'ultimo affermare di sapere la legge che governava la caduta dei gravi , ma anche il moto dei pianeti. Wren era scettico e Halley decise di affrontare il problema. Sconfitto, chiese aiuto a Newton. Egli disse di aver risolto il problema ma di aver perso le carte. Comunque si offri di riscriverle. Halley acconsentì e, nel novembre 1684, ricevette un trattato di nove pagine dal denominato [[De motu corpum in in gyrum]].
 
In questa opera Newton derivava le tre leggi di Keplero presupponendo una forza attrattiva che agisse proporzionalmente all'inverso del quadrato della distanza. Ha esteso la metodologia del dynamics aggiungendo la soluzione di un problema sul movimento di un corpo con un mezzo di resistenza. Halley riferì questi risultati alla Royal Society. Newton inoltre comunicò i suoi risultati a Flamsteed, ma insistette per revisionare il manoscritto prima di pubblicarlo. Queste revisioni cruciali si sono concretizzate nell'anno e mezzo seguente, nei ''Principia''.
 
La collaborazione del Flamsteed che gli assicurava i dati d'osservazione necessari sui pianeti gli fu molto utile durante questo periodo. Il testo del primo dei tre libri fu presentato alla [[Royal Society]] alla fine dell'aprile 1686. [[Samuel Pepys]], come presidente, autorizzò la pubblicazione del libro. Purtroppo la società aveva appena speso parecchio denaro in una storia dei pesci, e il costo iniziale del libro fu pagato Edmund Halley. Il terzo libro infine fu completato nell'aprile 1687 e pubblicato quell'estate.
 
==I contenuti ==