Automotrice SV ADn 500: differenze tra le versioni

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Le automotrici, costruite dalle [[Officine Meccaniche della Stanga]] sulla base di un collaudatissimo progetto di automotrice "universale" della tedesca [[MAN SE|MAN Maschinenfabrik]] vennero ordinate intorno al [[1935]] dalla Società Veneta per l'ammodernamento del proprio parco rotabili ferroviari. Tra [[1936]] e [[1938]] ne vennero consegnate 9 unità che assunsero la numerazione ADn 501-509.<ref>Claudio Cerioli,''Viaggiare in MAN: quarant'anni di esperienze'', in Ferrovie Italmodel 228/1979, pp. 26-35</ref>; nel 1936 la Stanga consegnò anche sette rimorchiate (serie Cd 301-307)<ref>Cornolò, ''op. cit.'', p. 181</ref>.
 
Le prime quattro unità (ADn 501-504) iniziarono il servizio il 1°º ottobre 1936 sulla [[ferrovia Adria-Mestre]], sulla quale riuscirono a dimezzare il tempo di percorrenza rispetto ai convogli a vapore. Nell'aprile [[1937]] altre due unità (ADn 505-506) furono assegnate alla [[Ferrovia Ferrara-Copparo|Ferrara-Copparo]]; nel luglio 1938 le ultime tre unità (ADn 507-509) furono assegnate al deposito di [[Cento (Italia)|Cento]] per il servizio sulla [[Ferrovia Ferrara-Modena|Ferrara-Modena]]. Nel [[1957]], alla chiusura delle linee facenti capo a Ferrara della "Veneta", sei automotrici furono trasferite al deposito di Bologna San Vitale, mentre le restanti (matricole 501, 504 e 506) furono trasferite sulla [[Ferrovia Parma-Suzzara|Parma-Suzzara]]<ref name=Cornolò180>Cornolò, ''op. cit.'', p. 180</ref>.
 
Le automotrici hanno svolto servizio fino al [[1981]]: le ultime automotrici in servizio, le ADn 501, 504 e 506 impiegate sulla Parma-Suzzara, furono accantonate con l'acquisto di tre [[Automotrice SV ADn 600|automotrici serie ADn 600]]<ref>Cornolò, ''op. cit.'', pp. 211-212</ref>. Tre automotrici in servizio a Bologna (matricole 503, 505 e 509) furono demotorizzate tra il [[1968]] e il [[1973]]<ref name=Cornolò180/> e trasformate in rimorchiate, e risultavano ancora in servizio a fine [[anni 1980|anni Ottanta]] (con matricole Cd 308-310) sulla [[ferrovia Bologna-Portomaggiore]]<ref>Fabio Formentin, Paolo Rossi, ''Storia dei trasporti urbani di Bologna'', Calosci, Cortona, 2004, ISBN 88-7785-204-6, p. 313</ref>.