David Purley: differenze tra le versioni
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È ricordato prevalentemente per le vicende drammatiche che lo hanno coinvolto. Fu infatti lui a lanciarsi tra le fiamme per cercare di salvare il compagno di squadra [[Roger Williamson]] intrappolato nella sua [[March]] in fiamme al [[Gran Premio d'Olanda 1973]]. In quell'occasione la gara non venne interrotta e i commissari di percorso intervennero in ritardo con attrezzature inadeguate. Purley cercò in ogni modo di salvare il collega e amico, ma alla fine fu costretto a desistere venendo allontanato dai soccorritori.<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=RdcZcplcgh4 Incidente mortale F1 Roger Williamson - GP Olanda 1973].</ref> Per aver tentato di salvare la vita al giovane Williamson fu decorato con una medaglia al valore, la [[George Medal]].
Purley è ricordato anche per essere sopravvissuto alla più violenta [[decelerazione]] conosciuta in F1, a seguito di un incidente sul [[circuito di Silverstone]]. A causa del blocco dell'acceleratore, l'auto che guidava, una [[LEC (formula 1)|LEC]] i cui rottami sono esposti nel museo di [[Circuito di Donington Park|Donington]], tagliò interamente la curva Becketts e decelerò da 173,8 a 0 km/h in sessantasei centimetri: una decelerazione vicina ai 180[[Forza g|G]], che gli costò diverse fratture e parecchi mesi di degenza.
Tornò brevemente alle corse nel [[1979]] in [[Formula Aurora]] ottenendo un quarto posto a Snetterton con una Shadow, debuttando a Brands Hatch con la sua LEC.
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