Giorgio Fuà: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nato da una famiglia ebraica di Ancona, di estrazione borghese, frequenta le scuole nel capoluogo per proseguire alla [[scuola Normale Superiore di Pisa]]. Riesce a conseguire la laurea all'[[Università di Pisa]] in scienze politiche<ref>Nell'epistolario di [[Giovanni Pieraccini]] "si racconta che alla discussione della tesi di laurea (“Come misurare il livello di vita di una collettività”) il laureando Fuà, nell’agostonell'agosto 1941, sta per esporre anche il contenuto di una tesina esplosiva nella quale dimostra come l’Italial'Italia, con la guerra d’Etiopiad'Etiopia, abbia compiuto numerose violazioni del diritto internazionale. Viene subito interrotto dal suo professore che poi in privato lo apostrofa severamente: “Ma sei impazzito? Guarda che ti ho salvato togliendoti la parola”. In una lettera dell’apriledell'aprile aveva anticipato all’amicoall'amico Pieraccini la volontà di “infliggere alla commissione una predica di morale pubblica”. Predica scongiurata e laurea con lode per lui" (http://www.fondazionestudistoriciturati.it/wp-content/uploads/2016/01/Pieraccini-recensione-epistolario-Emiliani.pdf). </ref>, ma non a concludere gli studi come normalista, costretto a lasciare a causa delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]], poiché ebreo.
 
Fugge in [[Svizzera]] dove, nel 1940, consegue il ''Doctorat en Droit - mention en économie politique'' all'[[Università di Losanna]]. Dal 1941 inizia a lavorare per [[Adriano Olivetti]] e nel 1943 si sposa con Erika Rosenthal.