Short interfering RNA: differenze tra le versioni
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Uno '''small interfering RNA''' (o '''short interfering RNA''', traducibile come ''RNA interferente breve''), comunemente conosciuto come '''siRNA''', è una classe di molecole di [[RNA]] a doppio filamento, lunghe tra 19-21 [[nucleotide|nucleotidi]] in grado di svolgere numerosi ruoli biologici.
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==Struttura==
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Gli siRNA hanno una struttura ben definita, che consiste in un breve RNA a doppio filamento (RNAds), composto solitamente di 21 [[nucleotide|nucleotidi]], con due nucleotidi sporgenti ad ognuna delle due estremità 3'. Questa struttura è il risultato del processamento dell'[[enzima]] [[Dicer]], che converte lunghe molecole di RNAds o [[shRNA]] (molecole di RNA che formano una forcina) in siRNA<ref>{{en}} [http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=11201747&query_hl=6&itool=pubmed_docsum Emily Bernstein ''et al'', Role for a bidentate ribonuclease in the initiation step of RNA interference, Nature 409, 363-366 (18 January 2001)]</ref>. Gli siRNA possono essere introdotti artificialmente dall'esterno attraverso specifici metodi di trasfezione, per indurre il [[Silenziamento genico|silenziamento]] di geni specifici. In linea teorica, qualsiasi gene la cui sequenza sia nota può essere scelta come bersaglio di un siRNA. Questo ha reso gli siRNA uno strumento importante per studi sulla funzione genica e sullo sviluppo di nuovi farmaci.
==Induzione di RNAi attraverso siRNA o suoi precursori==
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La trasfezione di un siRNA esogeno può essere problematica, dal momento che il silenziamento genico è solo transiente, soprattutto in cellule a rapida crescita. Una modalità per superare questo problema consiste nell'introduzione nella cellula bersaglio di un [[vettore (biologia)|vettore]] (come un [[plasmide]]) in grado di esprimere la molecola di siRNA desiderata. Ciò è possibile attraverso il ''design'' di vettori in grado di produrre molecole di RNAds contenenti una forcina (chiamati shRNA, ''small hairpin RNA''): tali molecole hanno il vantaggio di essere [[trascrizione (biologia)|trascritte]] esattamente come ogni altro RNA. Questi vettori sono infatti in grado di trascrivere gli shRNA attraverso [[Promotore (biologia)|promotori]] [[eucariote|eucariotici]] specifici per la [[RNA polimerasi III]] (come il promotore del gene umano H1, che codifica per un RNA catalitico, o il promotore dello [[snoRNA]] U6), che solitamente inducono la trascrizione dei piccoli RNA nucleari (o snRNA, dall'inglese ''small nuclear RNA'') coinvolti nello [[splicing]]. Gli shRNA risultanti dalla trascrizione vengono processate a siRNA dalla [[RNAsi]] [[Dicer]], anche se il reale coinvolgimento di [[Dicer]] in questo passaggio non è ancora confermato dall'intera comunità scientifica<ref>{{en}} [http://www.nature.com/nbt/journal/v23/n2/abs/nbt1051.html Kim DH ''et al'' Synthetic dsRNA Dicer substrates enhance RNAi potency and efficacy. Nature Biotechnology 23, 222 - 226 (2004)]</ref>.
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===siRNA nella ricerca di base===
L'utilizzo di siRNA e relativi shRNA per silenziare specifici geni sta diventando un utile strumento di ''silenziamento genico'' per la ricerca di base. Rimangono tuttavia diversi problemi ancora da superare. Una delle maggiori sfide per terapie basate siRNA e RNAi è la “consegna” intracellulare.
===siRNA nella ricerca farmaceutica===
Viste le potenzialità dell'intervento farmacologico sui mRNA, hanno avuto inizio numerosi ''screening'' sul trascrittoma, così come numerosi test di funzionalità di numerosi siRNA. Dal momento che i processi [[patologia|patologici]] dipendono solitamente dall'espressione sregolata di diversi geni, infatti, ci si attende che la somministrazione di siRNA sia in grado di ''spegnere'' tale espressione (attraverso la RNAi); ciò potrebbe comportare un sensibile miglioramento delle terapie ''[[palliativo|palliative]]'' attualmente utilizzate. La ''fase I'' dei ''trial clinici'' di due ''farmaci a RNA'' (in particolare per il trattamento per la [[degenerazione maculare]]) sta in effetti dimostrando che i siRNA sono ben tollerati e mostrano una buona efficacia. In un altro studio clinico di fase 1, a 41 pazienti con cancro avanzato metastatizzato al fegato sono stati somministrati RNAi coiugati con le nanoparticelle lipidiche. Gli RNAi hanno come target due geni che codificano per proteine chiave nella crescita delle cellule tumorali, il fattore di crescita del endotelio vascolare (VEGF), e la proteina KSP (kinesin spindel protein). I risultati hanno mostrato un beneficio clinico, con la stabilizzazione del cancro dopo sei mesi o regressione delle metastasi in alcuni dei pazienti. L'analisi farmacodinamica di campioni bioptici dei pazienti ha rivelato la presenza degli RNAi nei campioni, dimostrando che le molecole raggiungono il bersaglio designato.
==Bibliografia==
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