Wikipedia:Pagine da cancellare/Ortografia unificata: differenze tra le versioni
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:::e) A proposito della cartina di Terra Insubre, non ne volevo farne una tragedia, nel senso che, in assenza di altre divisioni, può tornare utile per raggruppare territorialmente i dialetti parlati piuttosto che su base linguistica; il problema che tale divisione non è neanche ripresa nelle voci che usano l'immagine... Ma se si volesse cancellarla, penso basti segnalare il fatto che non ha fonte, né attinenza con la voce.
:::Comunque, e mi rivolgo anche a [[Utente:Vituzzu|Vito]], dopo aver letto alcuni testi, ho motivo di pensare che il termine "grafia unificata" sia stato usato proprio nella parte finale del libro ''[https://books.google.it/books/about/Parlate_e_dialetti_della_Lombardia_Lessi.html?id=ZkWFAAAACAAJ&redir_esc=y Parlate e dialetti della Lombardia: lessico comparato]'', dove vengono analizzate le differenze tra le varie ortografie e verrebbe proposta un'ortografia unificata simile allo standard ticinese; purtroppo al momento non ho questo libro... Se tu, [[Utente:Eldomm|Eldomm]], ne sei in possesso ed hai tempo e voglia, prova a dare un'occhiata. --[[Utente:Stefano Tòdi|Stefano Tòdi]] ([[Discussioni utente:Stefano Tòdi|msg]]) 02:41, 10 ago 2016 (CEST)
::::Guarda, io gli unici testi dei "dialetti del lago" che sono stato capace di trovare in anni e anni di ricerche sono quelli dei libretti delle canzoni di Davide Van de Sfroos, che di certo non è un mostro di rigore (la parola "su" la trovi scritta sia <sö> che <söe> che <soe>, per esempio). Tu ne hai trovati altri? Per il resto: è chiaro che le grafie fonetiche si assomigliano un po' tutte (nel senso che fanno tutte riferimento all'alfabeto italiano per scrivere in lombardo): ma non c'è ancora un intento unitario - sinceramente poi io spero che queste grafie cadano in disuso, ma è un altro paio di maniche. In ogni caso, ti confermo che per il pavese in ''Parlate e dialetti della Lombardia'' si ha la grafia che ti descrivevo (e <ë> non è presente: il pesce è ''päs'' [pəs], la pace è ''paš'' [paz]). La grafia lodigiana l'ho trovata più o meno confermata in diversi articoli in lodigiano presenti sul sito del Cittadino di Lodi: per esempio [http://www.ilcittadino.it/p/notizie/speciale/2016/06/15/ABgNxZqJ-rusi_mas_dal_garofui.html questo] (15 giugno 2016; si usa la <ŝ>). Trovo comunque interessante il rilievo che fai sull'evoluzione della grafia ''mür'' -> ''müür'' nel ticinese, anche se leggendo il Lessico non me ne ero reso conto; così come avevo trovato ''fiuur'' già nelle poesie comasche di Piero Collina (morto nel '68), mentre il Lessico è del 2004, e quindi mi lascia perplesso (dal punto di vista filologico) il fatto che il fenomeno sia passato dal ticinese al comasco.
:::Sui dialetti occidentali (segnatamente: comasco, lecchese, brianzolo, varesotto, ma anche mendrisiotto e luganese): le differenze fonetiche sono minime e si contano quasi sulle dita di una mano (tra l'altro: la [œ] c'è anche a Milano). Quello che conta sono soprattutto le differenze morfosintattiche, che sono praticamente inesistenti (''i enn'' e ''mì gh'eri'' sono sparsi a macchia di leopardo in tutta la Lombardia occidentale; anzi, ''mé gh'ere'' si trova spesso anche nei dialetti bergamaschi; è parte di un fenomeno di sostituzione, che ha interessato anche il milanese cittadino in ''mì sevi -> mì seri'', "io ero"). Qualche differenza più sostanziosa, sempre nell'ambito occidentale, c'è in valtellinese, in chiavennasco, in lodigiano, in novarese, in cusiano, in pavese e lomellino, nell'ossolano e nel ticinese (più il bustocco). Ma i dialetti delle zone prealpine sono troppo simili al milanese per poter essere detti, IMHO, varianti separate. Gli autori antichi lo sapevano bene, oggi invece c'è stata una deflagrazione del campanilismo. Ma forse divaghiamo.
:::La cartina non la amo, ma se non c'è di meglio (ahinoi) teniamola pure: vero è che fa a pugni con le descrizioni fornite negli articoli. In quel caso sarebbe meglio tirarla via...
:::La "grafia unificata" proposta da Beretta in ''Parlate e dialetti'' altro non è che la grafia milanese con un po' di vocali cambiate: vedendo lo specchietto comparativo, si vede come le voci in quella grafia sono esattamente quelle milanesi, con il cambio o -> u, u -> ü ecc., ma con le stesse consonanti doppie, le finali sonore, e via dicendo. Un lavoro praticamente analogico, e per giunta lasciato a metà. E sicuramente, ancora una volta, diverso dalle ortografie "unificate" (che ormai è chiaro, di unificato hanno poco) presenti sul territorio lombardo. --[[Utente:Eldomm|Eldomm]] ([[Discussioni utente:Eldomm|msg]]) 09:32, 10 ago 2016 (CEST)
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