Letteratura greca: differenze tra le versioni

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=== Oratoria ===
L'oratoria è, altresì, prodotto della grande stagione politica ateniese, un mezzo per la trasmissione del pensiero politico di chi recita, oltre ad essere un potente strumento di persuasione<ref>Cfr. la panoramica di G. Funaioli-C. Giarratano, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/oratoria_(Enciclopedia-Italiana)/ Oratoria]'', in "Enciclopedia Italiana", vol. XXIX (1935).</ref>.<br>La tradizione antica suddivideva con rigore i prodotti dell'oratoria secondo i temi e le occasioni dei singoli discorsi: deliberativa/politica, giudiziaria e epidittica/dimostrativa. Nel tipo deliberativo rientrano le orazioni tenute in una sede e con una finalità specificatamente politica, con [[Demostene]] come maggiore oratore; al genere giudiziario, invece, appartengono discorsi di accusa e di difesa nei processi relativi a cause pubbliche e private, con uno schema rigido e che si sviluppava in introduzione - narrazione - discussione e perorazione (fase che doveva ottenere il voto dei giurati), ricorrendo ad argomenti di carattere generale e cercando di suscitare emozioni al fine di avere un esito favorevole: il maggiore oratore giudiziario dell'epoca è [[Lisia]].
[[File:Bust Demosthenes BM 1840.jpg|thumb|Busto di Demostene ([[British Museum]], Londra), copia romana di un originale greco ad opera di [[Policleto]].]]
L'oratoria è, altresì, prodotto della grande stagione politica ateniese, un mezzo per la trasmissione del pensiero politico di chi recita, oltre ad essere un potente strumento di persuasione<ref>Cfr. la panoramica di G. Funaioli-C. Giarratano, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/oratoria_(Enciclopedia-Italiana)/ Oratoria]'', in "Enciclopedia Italiana", vol. XXIX (1935).</ref>.<br>La tradizione antica suddivideva con rigore i prodotti dell'oratoria secondo i temi e le occasioni dei singoli discorsi: deliberativa/politica, giudiziaria e epidittica/dimostrativa. Nel tipo deliberativo rientrano le orazioni tenute in una sede e con una finalità specificatamente politica, con [[Demostene]] come maggiore oratore; al genere giudiziario, invece, appartengono discorsi di accusa e di difesa nei processi relativi a cause pubbliche e private, con uno schema rigido e che si sviluppava in introduzione - narrazione - discussione e perorazione (fase che doveva ottenere il voto dei giurati), ricorrendo ad argomenti di carattere generale e cercando di suscitare emozioni al fine di avere un esito favorevole: il maggiore oratore giudiziario dell'epoca è [[Lisia]].
[[File:Bust Demosthenes BM 1840.jpg|thumb|Busto di Demostene ([[British Museum]], Londra), copia romana di un originale greco ad opera di
<br>L'oratoria epidittica, invece, includeva discorsi pubblici in occasione di feste e cerimonie, sia per defunti e sia encomi alla città: il maggiore oratore di questo genere è [[Isocrate]].