Concept store: differenze tra le versioni

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È possibile ricondurre la nascita dei concept store all'evoluzione del marketing contemporaneo: il punto vendita deve trasformarsi in un vissuto personale dei clienti carico di fascino, tanto da indurli a diffondere presso i loro conoscenti il desiderio di sperimentare la stessa immersione in un'avventura di shopping carica di glamour. L'allestimento del concept store produce di conseguenza una riduzione dei costi in pubblicità, dal momento che la conoscenza del marchio e dei prodotti viene diffusa spontaneamente dal pubblico. La tecnica marketing è prossima quindi alle tattiche contemporanee di guerrilla o di word of mouth, diffuse dal mercato americano a quelli di tutto il mondo. L'atmosfera culturale sulla quale fa leva la proposta dei concept store è quella del benessere totale, dell'edonismo individuale che brama armonie micro- e macro-cosmiche. Al contempo, questa formula di shopping esperienziale rappresenta un'intensificazione ulteriore della dimensione di “spettacolo della merce” di cui parlava Debord già durante gli anni Sessanta.
 
 
== Il concept ==