Buffer overflow: differenze tra le versioni

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#l'area di memoria dello stack sia eseguibile, se si tenta di scrivere dello shellcode sullo stack; questo non è vero sui computer più recenti dotati di [[NX bit]]
La prima condizione è facilmente verificabile, dalle specifiche del programma; la seconda e la terza invece sono interne ad esso e riguardano la sua completezza in senso teorico.
 
== Storia ==
Esempi di buffer overflow dovuti al data integrity model del linguaggio C furono rilevati già nel 1973, mentre il primo clamoroso esempio di attacco basato su buffer overflow fu il [[Morris worm|Morris Worm]] (noto anche come Internet Worm), che nel 1988 portò al crash di più di 6.000 sistemi connessi a Internet in poche ore, sfruttando il buffer overflow nel processo demone fingerd per propagare da macchina a macchina. <ref>{{Cita web|url=https://www.sans.org/reading-room/whitepapers/securecode/buffer-overflow-attack-mechanism-method-prevention-386|titolo=Inside the Buffer Overflow Attack:Mechanism, Method, & Prevention}}</ref>
 
Nonostante sia una delle vulnerabilità note da più tempo, ancora oggi il buffer overflow rappresenta una falla di sicurezza diffusa ed estremamente attuale: organizzazioni come [[CERT]] e [[SANS]] pubblicano ancora oggi avvisi relativi alla sicurezza informatica che includono un numero rilevante di exploit basati su buffer overflow; inoltre diversi elementi della lista “CWE/SANS Top 25 Most Dangerous Software Error” sono varianti del buffer overflow.<ref>{{Cita web|url=http://cwe.mitre.org/top25/|titolo=CWE -
2011 CWE/SANS Top 25 Most Dangerous Software Errors|sito=cwe.mitre.org|accesso=2016-08-17}}</ref>
 
Non tutti i programmi sono vulnerabili a questo tipo di inconveniente.
 
Per i linguaggi di basso livello, come l’assembly, i dati sono semplici array di byte, memorizzati in registri o in memoria centrale: la corretta interpretazione di questi dati (indirizzi, interi, caratteri, istruzioni ecc…) è affidata alle funzioni e alle istruzioni che li accedono e manipolano; utilizzando linguaggi di basso livello si ha dunque un maggiore controllo delle risorse della macchina, ma è richiesta una maggiore attenzione in fase di programmazione in modo da assicurare l’integrità dei dati (e quindi evitare fenomeni come il buffer overflow). I linguaggi di più alto livello, come il Java e il Python (e molti altri), che definiscono invece il concetto di tipo di una variabile e che definiscono un insieme di operazioni permesse a seconda della tipologia, non soffrono di vulnerabilità come il buffer overflow, perché non consentono di memorizzare in un buffer una quantità maggiore di dati rispetto alla sua dimensione. Fra questi due estremi si trova il linguaggio C che presenta alcune delle astrazioni tipiche dei linguaggi di alto livello insieme a elementi tipici dei linguaggi di basso livello, come la possibilità di accedere e manipolare indirizzi di memoria: ciò rende il linguaggio suscettibile ad usi inappropriati della memoria; se a questo si unisce il fatto che alcune librerie di funzioni molto diffuse (in particolare per l’input e la manipolazione di stringhe come la gets() ) non effettuano un corretto controllo della dimensione dei buffer su cui lavorano, e che il C è stato usato negli anni ’70 per scrivere il sistema operativo UNIX (e da questo sono poi derivati i sistemi come Linux) e molte delle applicazioni pensate per eseguire su di esso, ne consegue che ancora oggi è presente e circola una grande quantità di codice vulnerabile al buffer overflow. <ref>{{Cita libro|autore=William Stallings, Lawrie Brown|titolo=Computer Security - Principles and Practice|anno=2015|editore=Pearson|città=|p=|pp=|ISBN=978-0-133-77392-7}}</ref>
 
== Stack overflow ==