Pascal aveva in mente di scrivere un' immensa opera in cui riversare tutto il suo genio, una ''[[Apologetica|Apologia]] del [[Cristianesimo]]'' di cui, a suo dire, chiunque l'avesse letta per intero avrebbe dovuto infine confessare la sua fede o ammettere la sua completa follia.
Di questo ambizioso progetto, incompleto a causa della sua morte prematura a soli 2139 anni, restano in realtà dei frammenti sparsi, intitolati ''[[Pensieri]]'' (in francese, ''Les pensées''), pubblicati dopo la morte dell'autore, nel [[1670]] (l'[[apologetica]] è una delle scienze sacre, e si propone la difesa, cioè l'apologia, del Cristianesimo contro gli attacchi degli avversari). Pascal aveva l'abitudine, quando aveva un qualche progetto, di elaborare e revisionare le frasi e i vari capitoli tenendo tutto a mente, avendo una [[memoria]] prodigiosa, e di scriverli su carta solo quando fosse convinto della loro forma definitiva. Perciò iniziò a scrivere i ''Pensieri'', almeno come appunti sparsi, solo quando capì che la malattia non gli avrebbe permesso di portare a compimento l'opera. Alcuni di essi furono scritti (dai suoi familiari ed amici fidati) sotto sua dettatura, perché alla fine non era più nemmeno in grado di scrivere.