Utente:MF992/Sandbox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 30:
Nel quadro delle politiche riformiste di Deng, vi era la necessità di giustificare dal punto di vista socialista un piano a lungo termine di riforme economiche che comprendessero un utilizzo così massiccio di metodi capitalisti: questa giustificazione ideologica fu ottenuta con l'esposizione, da parte dell'allora Segretario Zhao Ziyang, della teoria della Fase Primaria del Socialismo, durante il XIII Congresso del Partito Comunista nel 1987<ref>{{Cita|Meisner 1996|pp.374-375 }}</ref>. L'idea fondamentale della Fase Primaria del Socialismo è che la Cina ha compiuto la propria rivoluzione prima di aver portato a termine i processi di industrializzazione, commercializzazione e trasformazione tecnologica, processi che costituiscono il preludio necessario alla realizzazione di un sistema socialista. Il paese deve dunque recuperare questo ritardo e modernizzarsi, ma dato che con il Primo Piano Quinquennale del 1953 la Cina è entrata nella fase di transizione verso il socialismo non è possibile tornare indietro, e bisogna integrare lo sviluppo della Fase Primaria all'interno del socialismo cinese<ref>{{Cita|Bergère 2000|pp.296-297 }}</ref>. Zhao si rifaceva al concetto marxista secondo cui la storia si sviluppa in fasi distinte che non si possono saltare, e che sono definite essenzialmente dallo sviluppo delle forze produttive. L'incongruenza tra la previsione di una lunghissima fase in cui il paese doveva sviluppare le forze di produzione che gli avrebbero permesso di gettare le basi per il socialismo, e l'affermazione che la Cina era già un paese socialista è evidente<ref>{{Cita|Meisner 1996|p.376}}</ref>; nonostante questo, secondo la storica Marie-Claire Bergère, la teoria della Fase Primaria compensava la sua mancanza di profondità teorica con un'innegabile utilità strategica, dando alle riforme economiche di stampo capitalista una piena legittimità all'interno del socialismo cinese<ref>{{Cita|Bergère 2000|pp.297 }}</ref>. Nonostante l'esposizione formale della Teoria sia avvenuta nel 1987, essa era stata già nominata, ma mai approfondita, negli anni precedenti<ref name=":1">{{Cita|He 2001|pp.385-386 }}</ref>, e si basava sul concetto di "socialismo arretrato" sviluppato nel 1979 dal teorico marxista Su Shaozhi<ref>{{Cita|Meisner 1996|pp.377-378 }}</ref>.
La nozione che la Cina si trovi nella Fase Primaria del Socialismo è ormai parte integrante dei valori del Partito Comunista: dieci anni dopo Zhao Ziyang, il Presidente Jiang Zemin ha confermato che l'analisi del Partito sulla permanenza della Cina in questa fase di arretratezza era esatta, e che per questo motivo la crescita economica sarebbe diventata l'obiettivo principale del Partito e del Paese<ref name=":1" />. Anche l'attuale presidente Xi Jinping ha reiterato che, nella sua opinione, la Cina si trova nella Fase Primaria, e deve quindi proseguire nei suoi sforzi di crescita economica<ref>{{Cita web|url=http://www.china.org.cn/opinion/2014-11/18/content_34083741.htm|titolo=Xi Jinping on governance and the socialist market - China.org.cn|cognome=李珅|sito=www.china.org.cn|accesso=2016-08-19}}</ref>.
===Economia Socialista di Mercato===
==Note==
{{reflist|2}}
|