Commodity: differenze tra le versioni
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Entrato oramai nel gergo commerciale ed economico, l'equivalente in italiano è bene indifferenziato<ref>Renato Di Lorenzo, Emilio Cuomo; Le parole del trader di borsa. Breve dizionario dei termini finanziari; ed. Gruppo 24 Ore; 2011; ISBN 978-88-6345-233-4; pag. 34</ref>. Deriva dal francese ''commodité'', col significato di ''ottenibile comodamente'', ''pratico''. Una commodity deve essere facilmente immagazzinabile e conservabile nel tempo, cioè non perdere le caratteristiche originarie.
L'elevata standardizzazione che caratterizza una ''commodity'' ne consente l'agevole negoziazione sui mercati internazionali. Le commodity possono costituire un'[[attività sottostante]] per vari tipi di [[strumento derivato|strumenti derivati]], in particolare per i ''[[futures]]''
Una delle caratteristiche di una ''commodity'' è che il suo prezzo viene determinato dal mercato. Generalmente le ''commodity'' sono prodotti [[agricoltura|agricoli]] o prodotti di base non lavorati come l'[[oro]], il [[sale]], lo [[zucchero]] e il [[caffè]]. I prodotti chimici appartenenti alla classe delle commodity vengono anche chiamati ''bulk chemical''.
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