Attilio Benfatto: differenze tra le versioni
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Benfatto esordì dedicandosi sia alla strada che alla pista: ottenne buoni risultati a livello nazionale, diventando campione italiano nell'inseguimento a squadre. Ottenne più convocazioni a livello dilettantistico, ma nel [[1966]] riuscì ad avere un contratto dalla squadra [[Salamini Luxor]], nell'attesa dell'arrivo di [[Vittorio Adorni]].
Il [[1967]] fu un anno di apprendistato, al quale seguì un [[1968]] ricco di risultati, soprattutto al [[Giro d'Italia]]; le sue qualità lo fecero notare allo stesso Adorni, che lo inserì nella [[Scic]]. In quel [[Giro d'Italia 1968|Giro]] si attestò al venticinquesimo posto, dopo essersi piazzato secondo a [[Brescia]], terzo a [[San Pellegrino Terme|San Pellegrino]] e primo nella tappa finale di [[Milano]].
Il [[1970]] lo vide partecipare anche al [[Tour de France 1970|Tour de France]], dove si piazzò sessantesimo, oltre che al [[Giro d'Italia 1970|Giro d'Italia]] (cinquantasettesimo). Nel [[1971]] decise di ritornare al [[ciclismo su pista]], per dedicarsi al [[mezzofondo]]; nel [[1972]] ritornò alla vittoria al [[Giro d'Italia 1972|Giro d'Italia]], aggiudicandosi la tappa di [[Reggio Calabria]]. Nel mezzofondo ottenne grandi risultati sia a livello nazionale sia mondiale: nel 1974 vinse la medaglia di bronzo a [[Montréal]].
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