Vimodrone: differenze tra le versioni
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Con il continuo espandersi del nucleo centrale, la maggior parte di questi caseggiati sono stati integrati, molti sono stati ricostruiti e non ne rimane che il nome. Molte erano anche le ville appartenenti ai signori milanesi; alcuni vi trascorrevano il loro tempo libero, ne è un esempio appunto Villa Cazzaniga.<ref>{{Cita libro|autore = Ferrario Elisabetta,Tartari Claudio M.|titolo = Le case sul martesana|anno = 2003 |editore = |città =}}</ref>,
Nell'Ottocento fino ai primi del Novecento il territorio vimodronese era così suddiviso: a nord del Naviglio esisteva la piccola proprietà, mentre tra il naviglio e la via Sant'Ambrogio sorgeva il centro abitato. Risalgono al 1909 le prime esigenze di nuove costruzioni per un paese che lentamente stava crescendo. Già dopo la seconda guerra mondiale il paese inizia a svilupparsi attorno al vecchio nucleo con la costruzione di numerose villette. Negli anni del “boom” economico vennero costruiti enormi casermoni; terminata la fase di espansione privata ha avuto inizio la costruzione industriale;
piccole, medie e grandi aziende che portarono maggiori possibilità di impiego e di conseguenza maggior benessere. Tutto questo portò sempre più contadini ad abbandonare le loro terre nelle quali si coltivava foraggio, cereali e verdure.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore = Sozzani Angelo|titolo = Raccontare Vimodrone|anno = 2008 |editore = |città = }}</ref>,
L'arrivo della ferrovia metropolitana negli anni ‘60 portò un cambiamento nella configurazione del territoriocon la deviazione del Naviglio Martesana, incanalato più a nord.
L'unico ponte che attraversa oggi la metropolitana, il ponte di via Piave, un tempo era infatti il ponte del Naviglio della Martesana.
Alla fine degli anni ‘70 e all'inizio degli anni ‘80 lo sviluppo edilizio riprese in modo massiccio: complessi pubblici, privati e cooperativistici vennero realizzati sia a ovest che a est del paese.
==Geografia fisica==
Il territorio vimodronese è completamente pianeggiante.
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==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
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;Chiesa di Santa Maria Nova
[[File:Chiesa santa maria nova - del pilastrello - vimodrone - milano.jpg|left|thumb|Chiesa di Santa Maria Nova o Chiesa del Pilastrello]]
È una piccola chiesa situata all'esterno del cimitero comunale di Vimodrone, lungo la Strada Padana Superiore, la più antica del territorio di Vimodrone. Di origine cinquecentesca, nota anche come “Chiesa del Pilastrello”, perché sorta in prossimità di una pietra miliare romana (al pilastrello). Antico sesto miliario venendo Milano. Nova perché distinta da Santa Maria Vetera già esistente in Vimodrone e abbattuta per ordine del cardinale [[Carlo Borromeo]]. La chiesetta è sulla via che apre alla [[Martesana]]. Negli atti della visita pastorale del 1572 compiuta dal cardinale [[Carlo Borromeo]], veniva riportato "Fu iniziata nel 1524, grazie alle offerte della popolazione, e perciò è nuova e bella", e nella pala absidale, veniva definita "satis pulchra", stupenda - si dice realizzata dal [[Bernardino Luini|Luini]] stesso. Al suo interno si trovano affreschi attribuibili alla scuola pittorica di [[Bernardino Luini]], in altri alla scuola del [[Bergognone]] e alla scuola lombarda di [[Gaudenzio Ferrari]].<ref>{{Cita libro|autore = G.M. Vazzoler|titolo = Santa Maria Nova o del Pilastrello|anno = |editore = |città = }}</ref> La chiesa ha una sola navata, chiusa da un abside semicircolare. Le pareti laterali sono suddivise da dieci nicchioni ad arco, sopra i quali gira un cornicione in cotto con altrettante lunette su cui si stende la volta a botte. Nelle lunette si aprono come occhi, alternativamente, sei finestre circolari. Il campanile e la sacrestia quadrata risalgono alla metà del 1700. Sopra la porta d'ingresso vi è una lunetta con tracce di crocefissione seicentesca. Nel 2015 la sovraintendenza dei Beni culturali ha autorizzato un progetto di riqualificazione con l'obiettivo di porre rimedio alle infiltrazioni dell'umidità.<ref>{{Cita news|autore=mcy|titolo=Sono iniziati i lavori per salvare la porta d'accesso della Martesana|pubblicazione=Gazzetta della Martesana|data=sabato 19 marzo 2016|p=31}}</ref> L'edificio appartiene alla Parrocchia di San Remigio.<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Abruzzo|titolo=Santa Maria Nova torna a "vivere"|pubblicazione=L'eco di Milano e Provincia|editore=|data=22 giugno 2016|p=3}}</ref>
;Chiesa di Dio Trinità d'Amore
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;Villa Cazzaniga
Situata in località Gaggiolo si compone di corpi rustici di probabile origine seicentesca e una parte residenziale della metà del XVIII secolo. Nasce come biblioteca per i nobili milanesi che la raggiungevano per lo più in barca. Il fronte principale con il suo portico si affaccia verso il Naviglio, diviso da quest'ultimo da un muretto, con due balaustre laterali e un cancelletto centrale per l'accesso al canale.<ref
L'iniziale forma a U sopravvive solo nell'ala Est: cosicché l'edificio ha oggi pianta a L, per la demolizione del braccio Ovest.
Il braccio Est è connotato dalla presenza della cappella, con decorazioni neoclassiche ancora leggibili.
Dalla documentazione nota s'apprende che l'edificio è già edificato nel 1764, quando risulta di proprietà del milanese Carlo Alberto Besozzi, dopo una serie di passaggi di proprietà il complesso perviene alla famiglia Cazzaniga nel 1902.
;Torre MiNEC
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== Sport ==
Ha sede nel comune la società di calcio A.S.D. Real Milano militante nel campionato di [[
==Note==
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