Inkerman: differenze tra le versioni

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Si dice che ''Inkerman'' significhi "grotta fortezza" in [[lingua turca|turco]]. Durante l'era sovietica, dal [[1976]] al [[1991]], la [[cittadina]] era conosciuta come ''Belokamensk'' (Белокаменск) in [[lingua russa|russo]] e ''Bilokamiansk'' (Білокам'янськ) in [[lingua ucraina|ucraino]], che letteralmente significa "città di pietra bianca", in riferimento alla tenera pietra bianca estratta nella zona e comunemente usata per le [[costruzione edilizia|costruzioni]], ma dal [[1992]] le è stato restituito il suo nome pre-sovietico d'Inkerman.
 
== Geografia fisica ==
Inkerman si trova a sud ovest della [[penisola di Crimea]], in riva al fiume [[Cernaia (fiume)|Cernaia]], ed alla sua foce, che confluisce appunto nella [[baia]] di [[Sebastopoli]].<br />
Fa parte del [[raion|rajon]] di [[Balaklava]] e si trova a circa cinque chilometri dalla città di [[Sebastopoli]], ed amministrativamente appartiene proprio alla [[municipalità]] di [[Sebastopoli]], che è un'unità separata rispetto al resto del territorio della [[Repubblica di Crimea]].
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== Storia ==
[[File:Inkerman-c1910.jpg|thumb|left|Monastero d'Inkerman verso il 1900]]
L'area d'Inkerman è stata abitata sin dai [[Storia antica|tempi antichi]], ed una [[fortezza]] ch'era nominata ''Kalamita'', è stata costruita nel [[VI secolo]] dai [[Antica Grecia|Greci]] del [[Mar Nero|Ponto Eusino]].<br /> Secondo la [[leggenda]], il primo [[monastero]] fu ricavato in alcune [[caverna|caverne]] di [[roccia]] da [[Papa Clemente I|San Clemente]], il [[papa Clemente I]], deportato dall'[[Imperatori bizantini|imperatore romano d'Oriente]] vicino ad Inkerman.<br /> Nell'[[VIII secolo]] i [[Iconodulia|veneratori d'icone]], che soffrivano la [[persecuzione]] dell'[[iconoclastia]] in [[patria]], ed erano stati costretti a scappare dall'[[Impero bizantino]], riadattarono le [[grotta|grotte]] che dominavano la [[baia]] di [[Sebastopoli]] a monastero ortodosso.<br /> Verso il [[1850]], vi fu costruito un vero e proprio [[monastero]] [[Chiesa ortodossa|ortodosso]], chiuso e distrutto durante il [[Unione Sovietica|periodo sovietico]], che è stato restaurato e restituito all'uso religioso dopo la caduta dell'[[Unione Sovietica]].
 
''Kalamita'', una [[fortezza]] [[medioevo|medievale]] che ora giace in rovina, fu costruita sull'[[altopiano]] di ''Monastyrskaja Skala'' (letteralmente «la [[falesia]] del monastero»), su una [[falesia|scogliera]] strategica che domina Inkerman, ed è menzionata al tempo dalle [[mappa|carte]] [[mare|marine]] [[Genova|genovesi]] dei [[secolo|secoli]] [[XIV secolo|XV]] e [[XV secolo|XV]].<br /> La fortezza di ''Kalamita'' fu ampliata nel [[XIV secolo]] e restaurata dal [[principe]] [[Alessio]] di [[Mangup]], per difendere il [[porto]] del suo [[principato]], che riceveva dai [[Mongoli]] e dai [[Tatari]], [[schiavismo|schiavi]], [[bestiame]], [[cuoio]] e [[lana]], frutti dei loro attacchi predatori nel [[principato di Kiev]] (o [[Rus' di Kiev]]), in [[Polonia]] e [[Lituania]].
 
I [[Genova|Genovesi]] si resero padroni della regione e della fortezza di Kalamita nel [[XIV secolo]] e vi stabilirono delle imprese commerciali.<br /> La fortezza fu occupata poi nel [[XVI secolo]] dai [[Turchi]] che la rinominarono ''Inkerman'', e l'abbandonarono nel corso del [[XVIII secolo]] a causa delle [[raid|incursioni]] sulla [[scogliera]] da parte dei [[Cosacchi]], allorquando la regione fu conquistata dalla [[Russia]], e l'ultima [[guarnigione]] [[impero ottomano|turca]] lasciò la [[baia]] d'Inkerman.
 
Un piccolo [[località abitata|insediamento]], costituito da un [[agglomerazione|agglomerato]] urbano ai piedi della [[falesia]] d'Inkerman, è rimasto tuttavia anche dopo la presa della [[Crimea]] da parte dei [[Russi]].
 
Durante la [[Guerra di Crimea]], la [[battaglia di Inkerman|battaglia d'Inkerman]] si svolse presso la [[città|città omonima]] il 5 novembre [[1854]].<br /> I [[Russi]] rinchiusi a [[Sebastopoli]] tentarono una sortita contro le truppe britanniche, che portò al [[guerra|conflitto]].<br /> Dopo i successi iniziali, i russi furono di nuovo ricacciati indietro con l'intervento dei [[francesi]].<br /> Tuttavia, la causa principale della sconfitta dei russi si deve ricercare nella mancanza di cooperazione tra gli ufficiali comandanti, specificamente tra Dannenburg ed [[Aleksandr Sergeevič Menšikov]].<br /> A causa di ordini confusi e contraddittori, venne infatti a mancare un piano d'attacco a tutto campo, dettagliato, pianificato e coordinato, delle divisioni russe dislocate nella [[gola (geografia)|gola]] di Kilenbalka, per una sequenza più o meno casuale di azioni individuali, che risultò incapace di rompere una dopo l'altra le difese alleate.<br /> Come risultato di tale [[disastro]] [[tattica|tattico]] e [[strategia|strategico]] Menṡikov fu sollevato dal comando delle truppe russe<ref>Geoffrey Regan, ''Militärische Blindgänger und ihre größten Niederlagen'', Augsburg 2008</ref>.<br /> Pochi giorni prima, il 23 ottobre, c'era già stata una battaglia tra [[russi]] ed [[inglesi]] che divenne nota nella [[storia]] come la "Piccola Inkerman".<br /> I russi attaccarono la posizione della Seconda Divisione britannica ad Inkerman, ma furono respinti da un pesante fuoco di [[artiglieria]], e nello scontro i russi persero 270 [[soldato|uomini]], gl'inglesi 100.
 
== Popolazione ==