Abu Muhammad al-'Adnani: differenze tra le versioni
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È sospettato di essere stato uno degli organizzatori degli [[Attentati del 13 novembre 2015 a Parigi|attentati che hanno provocato circa 130 morti a Parigi]] il 13 novembre del 2015.<ref name="Huff">[http://www.huffingtonpost.fr/2015/11/30/abou-mohammed-al-adnani-chef-daech-attentats-13-novembre_n_8680322.html Abou Mohammed al-Adnani, un chef de Daech, possible cerveau des attentats du 13 novembre]</ref>
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Al-ʿAdnānī è nativo di Binnish, nella [[Siria]] occidentale<ref name=al-akhbar1/><ref name=al-akhbaren>{{cita web|url=http://english.al-akhbar.com/node/18940|titolo=Syria: Jihadist factions close to civil war|opera=Al Akhbar English|accesso=1º ottobre 2014}}</ref> ma vive ormai a [[Haditha]] ([[Governatorato di al-Anbar]], nell'[[Iraq]] occidentale).<ref name=nst>{{cita web|url=http://www2.nst.com.my/sports/soccer/wanted-leader-of-al-qaeda-linked-group-held-in-iraq-1.450059|titolo=Wanted leader of Al-Qaeda-linked group held in Iraq|editore=New Straits Times|accesso=1º ottobre 2014}}</ref>
===Lo Stato Islamico===
Si dice che al-ʿAdnānī sia stato uno dei primi "combattenti stranieri" (''foreign fighters'') a raggiungere l'insurrezione irachena (2003–2011), che contrasta in armi le forze della Coalizione multinazionale a guida statunitense.<ref name="state"/> Nel maggio del 2005 fu arrestato dalle forze della Coalizione nel [[Governatorato di al-Anbar]] in Iraq, sotto il falso nome di “Yāser Khalaf Ḥusayn Naẓal al-Rāwī”, prima di essere rimesso in libertà nel 2010.<ref name=al-akhbaren/> Nel dicembre del 2012, un ufficiale dell'Intelligence irachena ha rivelato che altri suoi alias erano “Abū Muḥammad al-ʿAdnānī, Ṭāhā al-Banshī, Jāber Ṭāhā Falāḥ, Abū Bakr al-Khaṭṭāb e Abū Ṣādeq al-Rāwī.”<ref name=al-akhbaren/>
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