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[[File:Mulsanne Le Mans.jpg|thumb|Un tratto dell'Hunaudières]]
L''''Hunaudières''' è nel panorama dell'[[
== Storia ==
L'asse della strada riprende molto probabilmente quello della [[strada romana|via romana]] che collegava Le Mans a Tours, il lungo rettilineo ricorda il caratteristico stile di costruzione delle strade proprio degli architetti Romani.
Verso la fine dell'800 il rettilineo faceva parte di una pista ippica; nei primi anni del '900 fu utilizzata come pista di decollo da [[Wilbur Wright]], pioniere della aviazione che aveva proprio nei paraggi la sua fabbrica di biplani.
Con la nascita del primo [[Gran Premi di automobilismo|Gran Premio dell'
Nelle prime edizioni ospitava le tribune ed era usato come zona di partenza e arrivo. Dal dopoguerra è divenuto famoso per le elevate velocità, sempre più veloci, che venivano raggiunte dalle vetture, e la sua storia è segnata da numerose tragedie.
== Descrizione ==
Il rettilineo nella sua forma attuale ha inizio dopo la curva di ''Tertre Rouge'', e un lungo filare di [[platanus|platani]] ai bordi della pista segna l'ingresso in una delle porzioni più suggestive del circuito; dopo circa 2,5 km si giunge alla prima ''chicane'' destrorsa, dove in staccata si raggiungono le velocità più elevate. Dopo altri 2 km c'è una la seconda ''chicane'' sinistrorsa, passata la quale c'è una leggera piega a destra; poco prima del termine si passa il dosso di [[Mulsanne]]
Questa parte del percorso non si estende su una superficie perfettamente pianeggiante
Trattandosi di una porzione di una strada nazionale, la strada è fornita della [[segnaletica stradale]] orizzontale che divide in due corsie la carreggiata; durante la settimana della 24 Ore le porzioni nei pressi delle due ''chicane'' vengono riverniciate, tracciando le curve per evitare che i piloti seguano il normale tratto rettilineo.
Il fondo è realizzato con materiali di colori diversi: nel tratto centrale l'[[asfalto]] è scuro, mentre è rossastro ai bordi per delimitare la pista ciclabile. Oltre il bordo della superficie asfaltata ci sono fasce erbose delimitate da ''[[guard rail]]'' a tripla lama, e all'interno di questo spazio non sono presenti, per ragioni di sicurezza, cartelli stradali verticali.
Negli ultimi anni due intersezioni con altre stradi nazionali sono state spostate a fianco del rettilineo storico. tali intersezioni del tipo a
== Velocità ==
Un rettilineo così lungo ha spinto i progettisti a sviluppare soluzioni aerodinamiche sempre più evolute, perché a Le Mans le elevate velocità di punta, vista la predominanza dei rettifili, sono più determinanti di quelle che si possono raggiungere in curva.
Con il progredire della tecnica, carrozzerie sempre più rastremate e affusolate e motori più spinti hanno consentito alle vetture di raggiungere velocità sempre più alte: già negli anni '50 si toccavano punte di 280 km/h
Con gli anni '80 si giunse al culmine delle prestazioni, i prototipi [[Gruppo C]] provvisti di aerodinamiche molto raffinate e motori molto potenti infransero anno dopo anno i record di velocità sino a quasi 400 km/h, per poi superarli, come nel caso della [[Welter-Meunier|WM-P88]] con 405 km/h durante la corsa del [[24 Ore di Le Mans 1988|1988]].
Dopo queste prestazioni la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], per motivi di sicurezza, impose all'[[Automobile Club de l'Ouest|ACO]] di modificare questo tratto di percorso, pena l'esclusione dal [[Campionato
Nel 1990 l'Hunaudières venne spezzato in tre tronconi con l'inserimento di due ''chicane''; da allora i prototipi più veloci non sono in grado di raggiungere i picchi di velocità degli anni '80, poiché i tre rettilinei ora presenti sono troppo brevi, e inoltre i regolamenti hanno ridotto di molto le potenze massime dei motori.
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* [[24 Ore di Le Mans]]
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[[Categoria:Circuiti motoristici della Francia|Sarthe]]
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