Antonio Florio: differenze tra le versioni
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Nato a Bari, studiò con [[Nino Rota]] al [[Conservatorio di Bari]], diplomandosi in [[violoncello]], [[pianoforte]] e [[Composizione musicale|composizione]]. Si trasferì poi a [[Napoli]] dove si dedicò alla ricerca [[musicologia|musicologica]] contribuendo alla riscoperta di molte composizioni del repertorio [[musica barocca|barocco]] composto a Napoli nel XVII e XVIII secolo. Nel 1987 ha fondato l'[[ensemble]] Cappella della Pietà de' Turchini di cui è direttore e con il quale ha registrato oltre trenta album che danno una visione completa dell'attività musicale della Napoli dell'epoca barocca.
Fra le opere da lui riscoperte, e talvolta ricostruite nelle parti mancanti, si ricordano ''La colomba ferita'' (1670), ''Il schiavo di sua moglie'' (1671) e ''La stellidaura vendicante'' (1674) di [[Francesco Provenzale]], ''Il disperato innocente'' di [[Francesco Boerio]] (1673), ''La finta cameriera'' di [[Gaetano Latilla]] (1673), ''Li zite'n galera'' di [[Leonardo Vinci]] (1722), ''Il Pulcinella vendicato'' di [[Giovanni Paisiello]] (1767) e ''La statira'' di [[Francesco Cavalli]],
== Bibliografia ==
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