Maxwell M. Rabb: differenze tra le versioni
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immagine di Palazzo Margherita |
→Biografia: dirottamento Achille Lauro, crisi di Sigonella, nota di protesta all'ambasciatore Rabb |
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Rabb, che si era impegnato efficacemente nello [[Stato di New York]] a favore di [[Ronald Reagan]] nelle [[primarie]] del Partito Repubblicano e nelle successive elezioni presidenziali,<ref name="NYT">''New York Times'', riferimenti e link in Collegamenti esterni.</ref>
nel 1981 fu poi nominato dal nuovo presidente ambasciatore in Italia. Presentò le sue credenziali il 1º luglio 1981, succedendo a [[Richard N. Gardner]].
Nell'ottobre 1985, a seguito del [[dirottamento dell'Achille Lauro]] e della successiva [[crisi di Sigonella]], il dissidio fra il [[Governo Craxi I|primo governo]] presieduto da [[Bettino Craxi]] e l'amministrazione statunitense sulla gestione della crisi, provocò l'invio di una nota di protesta dell'Italia all'ambasciatore Rabb.<ref> Indro Montanelli e Mario Cervi, ''L'Italia degli anni di piombo (1978-1993)'', Milano, Rizzoli, 1993, pp 186-93. ISBN 88-17-42729-2.</ref>
Mantenne l'incarico per otto anni fino al 3 giugno 1989 quando, con l'elezione del nuovo presidente [[George H. W. Bush]], fu sostituito da [[Peter F. Secchia]].
Tornato negli Stati Uniti, riprese l'attività legale Fu membro dei Consigli di amministrazione di varie società, istituti finanziari e organizzazioni di assistenza fra cui la Data Systems & Software (società informatica), la Sterling Bancorp (servizi bancari e finanziari), la Lighthouse Guild (riabilitazione e assistenza legale per i non vedenti).<ref name="NND"/>
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