Crescenzio Onofri: differenze tra le versioni

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Nel 1675 è ricordato tra i frequentatori dei corsi dell’[[Accademia di San Luca]], prestigiosa istituzione artistica romana che ha formato un gran numero di artisti.
 
Onofri dal 1671 ha partecipato, come frescante, alla decorazione di palazzi romani, appartenenti a famiglie patrizie: i [[Pallavicini]], i [[Rospigliosi]], i Theodoli, i [[Colonna (famiglia)|Colonna]] (risultano pagamenti per tele dal 1667 e, da parte di Lorenzo Onofrio Colonna, dal 1671 al 1674), i [[Pamphilj]] (risultano pagamenti da parte di Giovanni Battista Pamphili (da non confondere con il papa che aveva lo stesso nome e cognome) nel 1671, per lavori al mezzanino del suo palazzo al Collegio Romano), gli [[Odescalchi]] (Onofri lavora dal 1686 per [[Livio Odescalchi]]). Nel palazzo Pamphili Onofri collaborò con Dughet alla decorazione della ''Sala del Trono'', riservata alle visite del Papa, realizzando quasi tutte le pitture a guazzo, con acquarello e gesso.
 
Chiamato dal marchese Carlo Theodoli a [[San Vito Romano]], affrescò nel 1667-1668 sei sale di Palazzo Theodoli. Da questo ciclo di affreschi egli trasse disegni che furono da lui stesso incisi e riprodotti a stampa nel 1696.