In maggio si candidò alla presidenza della Repubblica, sfidando la leadership di Iliescu. Alle [[Elezioni presidenziali in Romania del 1990]] ottenne il 10,64% delle preferenze, piazzandosi al secondo posto, dietro il favorito [[Ion Iliescu]]. Nel corso della stessa tornata elettorale del 1990, per le [[Elezioni parlamentari in Romania del 1990|elezioni parlamentari]], fu eletto senatore per Bucarest e poi nominato vicepresidente del senato (1990-1992)<ref name="cd"/>.
Nel novembre 1991 il partito entrò nella coalizione elettorale [[Convenzione Democratica RumenaRomena]] promossa dal leader del PNȚCD [[Corneliu Coposu]], formatasi per combattere lo strapotere del FSN in vista delle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1990|elezioni parlamentari del 1992]]. Su decisione di Câmpeanu, però, il PNL uscì dalla coalizione nell'aprile del 1992, causando diverse scissioni che portarono, alla fine, alla debacle del partito alle elezioni del 1992. Il PNL non riuscì neanche a superare lo sbarramento del 3% e non ottenne alcun seggio. Câmpeanu, inoltre, propose la candidatura dell'ex re Michele I alla presidenza. La proposta fu accompagnata da aspre critiche e non fu accettata dall'opinione pubblica<ref name="jn">{{cita news|url=http://jurnalul.ro/special-jurnalul/interviuri/radu-campeanu-am-fost-lideri-in-balcani-zeci-de-ani-acum-nici-macar-atat-nu-suntem-607728.html|titolo=Radu Câmpeanu: "Am fost lideri în Balcani, zeci de ani. Acum nici măcar atât nu suntem"|pubblicazione=Jurnalul Național|data=21 marzo 2012|accesso=11 settembre 2016|lingua=ro|autore=Tudor Cires|autore2=Simona Lazar}}</ref>. In conseguenza di tale sconfitta il congresso del PNL del 28 febbraio 1993 decise di sfiduciare Câmpeanu ed eleggere nuovo segretario [[Mircea Ionescu-Quintus]].
Câmpeanu fu eletto al senato per una nuova legislatura solamente nel 2004. In quest'occasione il PNL si alleò al [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]] nella coalizione [[Alleanza Giustizia e Verità]].