Softmodem: differenze tra le versioni

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[[Image:WinmodemAndRegularModem.jpg|thumb|right|Un Winmodem/Softmodem su PCI (a sinistra), con a fianco un modem traditionale su schedatradizionale ISA. Si noti lacircuiteria menopiù complessa circuiteriasemplice del modem a sinistra.]]
Un '''softmodem''' (contrazione di ''software modem'') è un [[modem]] strutturalmente semplice e con limitate funzionalità. Per questi motivi, durante l'utilizzo esso sfrutta la potenza di calcolo del computer a cui è collegato, per svolgere operazioni che in un modem tradizionale vengono invece affidate ad appositi componenti hardware.
 
I softmodem sono spesso chiamati '''winmodem''', perché i primi modelli messi in commercio funzionavano esclusivamente con i sistemi operativi [[Microsoft Windows]]. Benché il loro utilizzo si sia diffuso anche tra gli altri sistemi, come quelli [[Sistema embedded|embedded]] e [[Linux]], sono ancora ostici da adattare ai sistemi al di fuori della famiglia di [[Microsoft]] Windows, a causa del mancato supporto [[software]] da parte dei produttori.
 
Il termine "winmodem" è registrato dalla [[U.S. Robotics]] ma viene ormai comunemente utilizzato per indicare tutti quei modem che presentano caratteristiche analoghe.
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Le prime generazioni di modem usavano tecniche di modulazione come [[Frequency-shift keying|FSK]] ed [[Amplitude-shift keying|ASK]] e basse velocità di trasmissione e ricezione dei dati; ciò comportava uno scarso uso della banda passante della linea telefonica.
 
Un modem che rispondesse a tali requisiti, era in grado di svolgere tutte le funzioni inerenti alla trasmissione e ricezione dei dati, pur mantenendo una relativa semplicità architetturale. Inoltre era possibile sviluppare il progetto di un modem, impiegando solo componenti generici e di facile reperibilità. Fu così fino alla prima metà degli [[anni 1980|anni ottanta]].
 
Con la nascita di nuove tecniche in grado di migliorare la velocità delle comunicazioni, i modem si sono dovuti adeguare, e sono diventati via via più sofisticati, arrivando ad avere nello schema più [[Circuito integrato|circuiti integrati]], così come più ponti logici, [[Phase-locked loop|PLL]] e [[Microcontrollore|Microcontrollori]].
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I nuovi protocolli introducevano anche tecniche di compressione e correzione degli errori, le quali richiedevano una potenza di calcolo adeguata. Inoltre, l'utilizzo dei soli componenti generici avrebbe reso impossibile mantenere la compatibilità verso il basso, viste le grandi differenze negli schemi di modulazione.
 
L'evoluzione tecnologica aveva portato anche ad un aumento considerevole dei costi dei modem tradizionali, inoltre non era da escludere che fosse necessario riprogrammare il [[firmware]], in base agli standard utilizzati localmente daldai propriodiversi gestoregestori di telefonia fissatelefonici.
 
I produttori videro nei softmodem una valida soluzione, che potesse abbattere i costi senza rinunciare alle funzioni di un modem tradizionale, anzi guadagnando in versatilità. Tuttavia, erano ancora necessari significativi progressi nella potenza delle [[Central Processing Unit|CPU]], affinché i softmodem potessero reggere bene il confronto coi modem tradizionali, in quanto a prestazioni ed affidabilità.
 
Attualmente, il problema della potenza di calcolo richiesta da un moderno softmodem è ormai risolto. Alcuni modelli supportanosono anchesupportati da sistemi diversi da Windows, e si è diffuso il termine '''linmodem''' per indicare quei softmodem per cui è disponibile anche il supporto per [[Linux]]. Tuttavia, con altri modelli di softmodem il problema dell'incompatibilità rimane.
 
== Vantaggi ==
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In sostanza, un tipico softmodem analogico può essere paragonato ad una scheda audio specializzata nella gestione di determinate frequenze, con convertitori esclusivamente monofonici ed una porta atta al collegamento alla linea telefonica, al posto dei tipici ingressi/uscite che si trovano sulle normali schede audio.
 
Al [[1999]] risale [http://www.araneus.fi/audsl/ AuDSL], un esperimento di sull'utilizzo di una normale scheda audio come modem.
 
== Collegamenti esterni ==