Ottavo (Arezzo): differenze tra le versioni
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'''Ottavo''' è una piccola località nel comune di [[Arezzo]], situata tra le frazioni di [[Rigutino]] e [[Vitiano]].
Deve il suo nome dall'ottavo miglio della strada romana da Arezzo per [[Roma]] e nel medioevo fu sede di una [[curtis]] appartenente ai [[Marchiones]] e, come ricorda [[Emanuele Repetti]] (1775-1852) nel suo [[Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana]], venne donata nel 1098 alla influente [[Badia delle Sante Flora e Lucilla]] di [[Arezzo]], allora situata nella collina di Santa Flora presso Olmo.
Nel [[XVII secolo|1600]] l'illustre famiglia fiorentina dei [[Serristori (famiglia)|Serristori]] acquistò il locale palazzo dei Gualtieri di Arezzo e lo trasformò in un'importante villa-fattoria, in seguito passata nelle proprietà del Collegio Serristori di [[Castiglion Fiorentino]], già Castiglion Aretino.
Qui abitò negli ultimi anni della sua vita [[Baldassarre Audiberti]],
il famoso pellegrino penitente, ritenuto un santo taumaturgo, che fu poi sepolto nella locale chiesetta dedicata a Santa Maria Assunta, realizzata ai primi dell'Ottocento in sostituzione della precedente, situata più a monte, in località Ottavo Vecchio
Questa insolita figura arrivò in Toscana intorno al 1790 e girò il territorio per quasi sessant’anni, sistemando le sue famose croci con i simboli della Passione in molte zone del Granducato, dell’Umbria e dell’alto Lazio. Due di queste, riprodotte fedelmente, furono collocate a Ottavo nel 2002, nel corso delle celebrazioni per i 150 anni dalla morte dell'Audiberti.
==Immagini varie==
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