Abu Omar al-Shishani: differenze tra le versioni
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In quel tempo, la sua regione era un importante punto di transito per i ribelli che partecipano alla [[Seconda guerra cecena]]; durante una di queste manovre, Batirashvili entrò in contatto con i ribelli ceceni che si spostavano in Russia e aderì alla loro causa<ref name="omar">[http://news.sky.com/story/1298930/omar-the-chechen-should-come-home-says-dad 'Omar The Chechen' Should Come Home, Says Dad]</ref>. Secondo quanto raccontato da suo padre, fin da giovanissimo Batirashvili aiutò segretamente i militanti ceceni in Russia e, talvolta, si unì a loro in missioni contro le truppe di [[Mosca (Russia)|Mosca]]<ref name="meet">[http://online.wsj.com/news/articles/SB10001424052702303309504579181962177007316 "Meet the Rebel Commander in Syria That Assad, Russia and the U.S. All Fear"], ''[[The Wall Street Journal]]'', 11 luglio 2014</ref>.
Dopo aver terminato le scuole superiori, Batirashvili si arruolò
Batirashvili venne decorato per la sua attività bellica<ref name=siria/> e sembrava sul punto di essere promosso ad ufficiale, me nel [[2010]] gli fu diagnosticata la [[tubercolosi]] e il suo passaggio di grado venne bloccato. Dopo aver trascorso vari mesi in un ospedale militare, venne dimesso per motivi di salute; poco dopo tentò di essere re-inserito nelle forze armate del suo paese, ma non ci riuscì<ref name=omar/><ref name=meet/>. Dichiarato inabile anche per il servizio di sicurezza nella Polizia, in quel periodo dovette patire anche la morte della madre a causa di un [[cancro (malattia)|cancro]] e il padre lo descrisse come "molto disilluso"<ref name=meet/>.
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