Difficult to Cure: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Tracce: Bot: implemento parametro DurataN del template {{Tracce}} (v. richiesta)
inseriti template per aggiungere fonti e riorganizzare la voce
Riga 1:
{{F|musica|settembre 2016|mancano fonti per il cambio di formazione, le motivazioni e gli effetti}}
 
{{Album
|titolo = Difficult to Cure
Riga 25 ⟶ 27:
 
==Il disco==
{{organizzare|la voce è un unico paragrafo (POV e senza fonti)}}
Anche in questo disco si registra un nuovo cambio di formazione con Cozy Powell e Graham Bonnet che vennero rimpiazzati; il primo all'indomani dell'Epico concerto tenuto al primo Monsters Of Rock di Castle Donington del 1979, agli inizi del 1980 decisero di lasciare a seguito dei soliti rapporti conflittuali con Blackmore (''probabilmente simili a quelle che erano state alla base dell'addio di Ronnie James Dio''), mentre Bonnett venne rimpiazzato per volontà di Blackmore poco dopo quando la band era già in studio. Già da tempo su Bonnett c'erano grosse perplessità e nonostante possedesse una voce potenzialmente molto buona e potente, non era riuscito a convincere e soddisfare i gusti difficili del leader, soprattutto per le performance live non all'altezza del disco da studio, ed un'ostinata pervicacia nel mantenere un look ''diverso'' dal resto del gruppo avevano creato molto malumore, accentuato definitivamente poi da un forte abuso di alcool che spinse definitivamente Blackmore a licenziarlo. La defezione di Bonnett aprì lo spazio perché Ritchie perseguisse libero il suo desiderio di completare la trasformazione della band in un gruppo che suonava Rock commerciale da USA FM come andava di moda all'epoca. Lo stile A.O.R. in quei tempi dominava le classifiche ed i concerti negli Stati Uniti e i sostituti che vennero prescelti sicuramente si attagliavano a questo ''disegno'': [[Bobby Rondinelli]] era un batterista preciso e metronomico; [[Joe Lynn Turner]], ex Fandango, cantante AOR di spiccata capacità vocale sia a livello fisico che tecnico.
Una traccia in particolare, per quanto piuttosto banale, del passato delle origini della band fu la [[title track]], basata sulla [[Sinfonia n. 9 (Beethoven)|nona sinfonia]] di [[Ludwig van Beethoven]], di cui costituisce una versione Rock, che Blackmore ha voluto da lì in poi portar con sé sempre in tutti i concerti fino agli inizi del 1996, quando abbandonò la scena Rock/Hard Rock per la sua svolta Reinassance/Pop dei [[Blackmore's Night]].