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Perico, con il grado di [[capitano]] prese parte alla [[guerra d'Etiopia]] nel [[2º Reggimento alpini]] della [[5ª Divisione alpina "Pusteria"]] meritando come prima decorazione una [[croce di guerra al valor militare]].
 
Comandò il Battaglione alpini "Pieve di Cadore" del [[7º Reggimento alpini]] per tutta la durata della [[seconda guerra mondiale]] sul [[Battaglia delle Alpi Occidentali|fronte francese]], poi in [[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|Albania]] ed in [[Occupazione italiana del Montenegro e del Sangiaccato|Montenegro]] ed infine nel 1943 in [[Occupazione italiana della Francia meridionale|Provenza]]<ref>http://www.anaconegliano.it/storia/tenentemolinari.htm</ref>. Dopo l'[[armistizio dell'8 settembre 1943]] Pericoaderì fu contattato dalalla [[CLNRepubblica BellunoSociale Italiana]] tramitee alcuniistituì suoia emissari[[Conegliano]] maun verificataCentro l'indisponibilitàRaccolta diAlpini Pericodove diricostituì aderireil alBattaglione [[movimento partigiano]] ealpino "Cadore"<ref>{{cita|Serena|phttp://ricerca. 390}}gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2003/11/08/AT3PO_AT302.html</ref>.
 
LaNegli mortestessi digiorni Perico fu decisacontattato dal [[CLN Belluno]] dopotramite averalcuni verificato,suoi tramiteemissari alcunima contatti,verificata l'indisponibilità di Perico di disertare per aderire al [[movimento partigiano]] ne fu decisa la morte<ref>{{cita|Serena|p. 390}}</ref>. Secondo la testimonianza di Ines Bizzi il partigiano Granzotto avrebbe avuto precedentemente alcuni abboccamenti con Perico in un ristorante di [[Porta Doiona]]<ref>{{cita|Serena|p. 390}}</ref>
 
 
aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]] e istituì a [[Conegliano]] un Centro Raccolta Alpini dove ricostituì il Battaglione "Cadore"<ref>http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2003/11/08/AT3PO_AT302.html</ref>.
 
La morte di Perico fu decisa dal [[CLN Belluno]] dopo aver verificato, tramite alcuni contatti, l'indisponibilità di Perico di aderire al [[movimento partigiano]]<ref>{{cita|Serena|p. 390}}</ref> Secondo la testimonianza di Ines Bizzi il partigiano Granzotto avrebbe avuto precedentemente alcuni abboccamenti con Perico in un ristorante di [[Porta Doiona]]<ref>{{cita|Serena|p. 390}}</ref>
 
Alla sua morte gli fu intitolato il Centro Raccolta Alpini "Renato Perico".