Opticks: differenze tra le versioni

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'''''Opticks, or, a Treatise of the Reflections, Refractions, Inflections and Colours of Light''''' è un trattato, composto da tre libri, scritto da [[Isaac Newton]] e pubblicato per la prima volta in lingua inglese nel 1704 (seguita nel 1706 da una versione in latino) ove, nella pagina titolo di questa prima edizione, non è riportato il nome dello scienziato. Nel trattato Newton descrive la natura della luce mediante la sua rifrazione attraverso prismi e lenti e la sua diffrazione che Newton chiama ''inflexion'', nonché il comportamento delle miscele di colori tramite l’uso degli spettri di luce e di polveri pigmentate.

== Contenuto ==

Il trattato, come scrive Newton nell'''advertisement'' nelladella prima edizione, riporta in parte quanto già inviato alla Royal Society nel 1675 e discusso in alcuni incontri della stessa Società,  mentresuccessivamente il resto era stato aggiuntoampliato dodici anni dopo per completare la teoria. La pubblicazione del trattato, confessa ancora lo stesso autore, risultava ritardata rispetto alla stesura del testo, e sarebbe stata ancora rimandata, per evitare dispute scientifiche se non avesse prevalso l’insistenza dei suoi amici, per evitare dispute scientifiche.

La pubblicazione dell’OptiksL'Optiks rappresenta un grande contributo al progresso della scienza ed è costituitacostituito sostanzialmente da un insieme di esperimenti, e di deduzioni ricavate da essi, coprendoche coprono un largo spettro di argomenti in quella che successivamente sarà chiamata fisica ottica. L’Optiks descrive lo studio della natura della luce e dei colori e i vari fenomeni della diffrazione che Newton chiama ''inflexion''.

Nel trattato Newton descrive  gli esperimenti sulla dispersione, o separazione della luce nello  spettro dei suoi colori componenti dimostrando come i colori derivino dall’ assorbimentodall’assorbimento selettivo, dalla riflessione, o dalla trasmissione dei vari componenti della luce incidente.

Nel trattato Newton descrive  gli esperimenti sulla dispersione, o separazione della luce nello  spettro dei suoi colori componenti dimostrando come i colori derivino dall’ assorbimento selettivo, riflessione, o trasmissione dei vari componenti della luce incidente.

[[Categoria:Saggi del XVIII secolo]]