Alessandria: differenze tra le versioni

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Uno dei più noti direttori d'orchestra dell'Ottocento che onorò il podio del municipale di Alessandria, fu il M° [[Antonino Palminteri]]. Per la prima de ''[[L'Amico Fritz]]'', Anfione, giornalista della ''[[Gazzetta di Torino]]'', nel maggio [[1896]] così si esprime:"Bene i comprimari ed i cori; l'orchestra attenta, disciplinata, rende tutti i coloriti, tutte le fioriture, e di ciò va dato merito speciale al maestro Antonio Palminteri, concertatore scrupoloso, direttore energico e sicuro". <ref>[Angela Balistreri, "Antonino Palminteri un artista gentiluomo nel panorama operistico dell'800", Partanna, Produzioni Edivideo, 2010, www.Torrossa.com , p. 98]</ref> . Il Palminteri tornerà al Municipale altre volte: nel [[1898]] con ''[[La Traviata]]'' e ''[[La Bohème]]''; nel [[1899]]'' dirige ''[[Cavalleria Rusticana'']], ''[[Manon]]'' di [[Jules Massenet]] e ''[[Andrea ChènierChénier]]'' di [[Umberto Giordano]]''. Nel [[1901]] ritorna al Municipale di Alessandria con ''[[Don Pasquale]]'' di [[Gaetano Donizetti]]. In particolare, per la messa in scena dell'''[[Andrea ChènierChénier]]'' nel novembre del [[1899]], la Stampa così si espresse: "[Antonino Palminteri] ha saputo infondere nella interpretazione dello spartito del Giordano, tutta la esuberante sua foga meridionale. [...] Non un particolare, non una "nuance" della musica egli trascura, secondato bravamente dalla sua valorosa orchestra".<ref>[Angela Balistreri, "Antonino Palminteri un artista gentiluomo nel panorama operistico dell'800", Partanna, Produzioni Edivideo, 2010, www.Torrossa.com , p. 91]</ref>.
 
La vita del municipale terminò nel [[1944]] quando, durante il bombardamento del 1º maggio, il teatro e la relativa ala del palazzo del municipio vennero irrimediabilmente compromesse da un incendio.