Napoleone I sul trono imperiale: differenze tra le versioni

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== Descrizione e stile ==
L'opera prende a modello di riferimento antiche stampe di re francesi<ref name=Apolloni/> e un'[[acquaforte]] raffigurante il dio [[Giove (divinità)|Giove]] nell'opera in sette volumi ''Recueil d'antiquités égyptiennes, étrusques, grecques et romaines et gauleoises'' (1752 - 1767) di [[Anne-Claude-Philippe de Tubières, conte di Caylus|Anne-Claude-Philippe de Tubières]].<ref name=Fleckner/>
L'opera raffigura Napoleone seduto su un trono monumentale mentre indossa un sontuoso abito bianco e porpora. La sua mano sinistra poggia sulla coscia mentre la destra regge uno scettro raffigurante una statuetta di [[Carlo Magno]]. Un secondo scettro, che termina con lo stemma della Mano della giustizia, è appoggiato al braccio sinistro dell'imperatore mentre una spada ispirata a [[Gioiosa (spada)|Gioiosa]], che appartenne a Carlo Magno, si confonde fra le decorazioni dorate del vestito. La corona d'alloro è un evidente riferimento agli imperatori dell'antica Roma.
 
L'opera raffiguraRaffigura Napoleone seduto su un trono monumentale mentre indossa un sontuoso abito bianco e porpora. La sua mano sinistra poggia sulla coscia mentre la destra regge uno scettro raffigurante una statuetta di [[Carlo Magno]]. Un secondo scettro, che termina con lo stemma della Mano della giustizia, è appoggiato al braccio sinistro dell'imperatore mentre una spada ispirata a [[Gioiosa (spada)|Gioiosa]], che appartenne a Carlo Magno, si confonde fra le decorazioni dorate del vestito. La corona d'alloro è un evidente riferimento agli imperatori dell'antica Roma.
Al di sotto del trono vi è un tappeto raffigurante il simbolo imperiale dell'aquila, la bilancia, simbolo di [[Giustizia]], e una firma criptica dell'artista: un veduta ideale "da dietro", della ''[[Madonna della Seggiola]]'' di [[Raffaello]], il dipinto preferito da Ingres, che compare citato anche in altre sue opere. Sullo sfondo si possono notare due stemmi del [[Regno d'Italia]].
 
Al di sotto del trono vi è un tappeto raffigurante il simbolo imperiale dell'aquila, la bilancia, simbolo di [[Giustizia]], e una firma criptica dell'artista: un veduta ideale "da dietro", della ''[[Madonna della Seggiola]]'' di [[Raffaello]], il dipinto preferito da Ingres, che compare citato anche in altre sue opere. Sullo sfondo si possono notare due stemmi del [[Regno d'Italia]].
Il ritratto, austero e imponente, celebra Napoleone Bonaparte trasfigurandolo in un'entità quasi divina, come suggerito dalla monumentalità del soggetto.<ref name=Fleckner/><ref name=Apolloni/><ref>{{cita libro|titolo=Storia universale dell'arte: Il secolo della borghesia - prima parte|autore=Cesare de Seta|editore=UTET|anno=1999|pagine=105}}</ref>
 
Il ritratto, austero e imponente, celebra Napoleone Bonaparte trasfigurandolo in un'entità quasi divina, come suggerito dalla monumentalità del soggetto.<ref name=Fleckner/><ref name=Apolloni/><ref>{{cita libro|titolo=Storia universale dell'arte: Il secolo della borghesia - prima parte|autore=Cesare de Seta|editore=UTET|anno=1999|pagine=105}}</ref>
L'opera prende a modello di riferimento antiche stampe di re francesi<ref name=Apolloni/> e un'[[acquaforte]] raffigurante il dio [[Giove (divinità)|Giove]] nell'opera in sette volumi ''Recueil d'antiquités égyptiennes, étrusques, grecques et romaines et gauleoises'' (1752 - 1767) di [[Anne-Claude-Philippe de Tubières, conte di Caylus|Anne-Claude-Philippe de Tubières]].<ref name=Fleckner/>
 
== Note ==