Serie A 1960-1961: differenze tra le versioni

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il presidente FIGC non c'entra con la CAF, la cui in passato ha sancito il presidente FIGC in vigore.
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I bianconeri iniziarono bene il girone di ritorno, vincendo 5 partite di fila e avvicinando l'Inter. Il 12 marzo la Juventus perse contro il [[Associazione Calcio Milan|Milan]], ma l'Inter non seppe approfittarne e fu sconfitta dalla matricola [[Calcio Lecco 1912|Lecco]]. Fu la prima di quattro sconfitte consecutive: i nerazzurri vennero battuti anche a domicilio dal [[Calcio Padova|Padova]], per poi cadere nel [[Derby di Milano|derby]] e infine impattare contro la vivace [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] del [[capocannoniere]] [[Sergio Brighenti|Brighenti]] (27 gol). La Juve balzò in testa e il Milan occupò il secondo posto.
 
Il 16 aprile si giocò Juventus-Inter: a [[Torino]], la partita venne sospesa per un'invasione a bordo campo da parte di tifosi entrati all'interno dello stadio senza biglietto; i nerazzurri ottennero in primo grado lo 0-2 a tavolino. La Juventus presentò ricorso e, il 3 giugno – vigilia dell'ultima giornata di campionato, con l'Inter a pari punti con la Juventus (46 a testa) – la [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)|Commissione d'Appello Federale]] accolse il ricorso della società torinese e ordinò la ripetizione della gara.<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0007/articleid,1571_02_1961_0132_0007_22006613/ La sentenza della Caf: Juventus - Inter si ripete Una multa di 4 milioni alla società piemontese]</ref>;
[[File:Unione Calcio Sampdoria 1960-61.jpg|thumb|La rivelazione [[Sampdoria]] chiuse il campionato al quarto posto della classifica, trascinata dalle 27 reti del capocannoniere [[Sergio Brighenti]].]]