Legio V Macedonica: differenze tra le versioni

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=== Dal III secolo all'impero bizantino ===
<!--[[File:Sestertius Philip 247-lv lxiii.jpg|thumb{{subst:#ifeq:{{subst:#expr: (((300 / 220) round 1) <= 1.1) and (((300 / 220) round 1) >= 0.9)}}|0|{{subst:!}}upright{{subst:#ifeq:{{subst:#expr: (((300 / 220) round 2) <= 0.8) and (((300 / 220) round 1) > 0.7)}}|0|={{subst:#expr: (300 / 220) round 1}}}}}}300px|[[Sesterzio]] coniato nel [[248]] sotto l'imperatore [[Filippo l'Arabo]] per celebrare la provincia di Dacia e le sue legioni, la V ''Macedonica'' e la [[Legio XIII Gemina|XIII ''Gemina'']]. Si notino l'aquila e il leone, simboli delle due legioni, sul retro della moneta, assieme agli stendardi legionari.]]-->
 
Pur restando di stanza a Potaissa per tutto il [[III secolo]], la V ''Macedonica'' combatté in diverse occasioni, guadagnandosi onori ed encomi. L'imperatore [[Valeriano]] conferì alla V i titoli ''III Pia III Fidelis'' ("Tre volte pia, tre volte leale"); suo figlio, [[Gallieno]], onorò la legione con i titoli ''VII Pia VII Fidelis'', mentre i titoli vennero conferiti per la quarta, quinta e sesta volta in occasione, probabilmente, dell'utilizzo della legione come parte del ''[[comitatus]]'' (esercito mobile) dell'imperatore contro gli usurpatori [[Ingenuo]] e [[Regaliano]] ([[260]], Mesia). Una vessillazione combatté anche contro l'usurpatore [[Vittorino]] (Gallia, [[269]]–[[271]]).