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== Soggetto ==
 
Bernardo Caprotti racconta lo sbarco della grande distribuzione in Italia negli anni del [[miracolo economico italiano|Boom economico]] e la successiva competizione con i supermercati della [[Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue|Lega delle Cooperative]] ([[Coop Italia|Coop]] e [[Conad]]), tema portante del libro. Il primo capitolo propone un ritratto della borghesia [[Brianza|brianzola]] fra le due Guerre: reduce dalla SecondaPrima Guerra Mondiale dove ha prestato servizio come ufficiale nel [[Alpini|Corpo degli Alpini]], Giuseppe Caprotti gestisce l'[[Industria tessile|azienda tessile]] di famiglia. Le [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]] prima e la dichiarazione di guerra alla [[Francia]] (la moglie era transalpina) e all'[[Regno Unito|Inghilterra]] ne fortificano gli ideali [[antifascismo|antifascisti]] tradotti al figlio Bernardo. La fine della guerra libera un paese dall'[[autarchia]] e lo apre a un'era di sviluppo tecnologico da cui era stato tagliato fuori.<ref>Cfr. op. cit., p. 45.</ref>
 
[[Nelson Rockefeller]], intenzionato a portare in Italia la grande distribuzione, prende contatti con [[la Rinascente]] quando la discussione fra i fratelli Brustio, al vertice dell'azienda italiana, viene ascoltata casualmente nella hall di un albergo di [[Saint Moritz]] da Guido Caprotti e [[Marco Brunelli]]. I due decidono così di accordarsi con Rockefeller al posto della Rinascente per creare la [[Supermarkets Italiani Spa]], prima catena di [[supermercato|supermercati]] italiana, in posizione di minoranza.<ref>Op. cit., pp. 50-51.</ref> Ritenendo quel mercato estremamente più dinamico ed innovativo del tessile, Bernardo Caprotti deciderà di dedicarvisi completamente abbandonando la guida dell'attività di famiglia ereditata dal padre.