Chimica combinatoria: differenze tra le versioni

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La sintesi combinatoria permette di ottenere in modo rapido, ad esempio, da una [[molecola]] con tre diversi sostituenti R<sub>1</sub>, R<sub>2</sub>, e R<sub>3</sub> un totale di strutture equivalente al [[moltiplicazione|prodotto]] <math>N_{R_1} \times N_{R_2} \times N_{R_3}</math> delle quantità di differenti sostituenti presenti in origine.
 
Sebbene la chimica combinatoria sia stata utilizzata su scala industriale solamente negli [[anni 1990|anni novanta]], le sue radici risalgono agli [[anni 1970|anni settanta]] grazie alle scoperte di [[Robert Bruce Merrifield]] sulla sintesi dei [[peptidi]] in fase solida su supporti in [[resina artificiale|resina]]. Negli [[anni 1980|anni ottanta]] H. Mario Geysen sviluppò ulteriormente questa tecnica, creando matrici di peptidi differenti su supporti separati.
 
Nei suoi sviluppi moderni la chimica combinatoria ha probabilmente avuto il suo impatto maggiore nell'industria farmaceutica. I ricercatori cercano di ottimizzare le caratteristiche salienti di un [[composto chimico|composto]] creando una cosiddetta ''"libreria"'' di molti differenti analoghi strutturali. I progressi della [[robotica]] hanno permesso di potenziare la sintesi combinatoria industriale, permettendo di produrre oltre 100.000 nuovi composti l'anno.