Monteveglio: differenze tra le versioni
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== Geografia fisica ==
Il comune di Monteveglio si trova nell'[[Appennino bolognese]], ad Ovest del capoluogo, nella valle del torrente [[Samoggia]] presso lo sbocco dello stesso nella [[Pianura Padana]] e dove confluisce con il torrente [[Ghiaia]]. Il territorio è collinare, caratterizzato da vasta copertura boschiva che si alterna a coltivazioni agricole anche di pregio (coltivazione della [[vitis vinifera|vite]]<ref>[http://www.regioneemiliaromagna.info/aziende/01131/1/colture-viticole-e-aziende-vitivinicole/monteveglio/colture-viticole-e-aziende-vitivinicole-monteveglio.aspx Colture Viticole E Aziende Vitivinicole Monteveglio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>). Sono presenti anche zone [[Calanco|calanchive]]<ref>[http://www.appenninoeverde.it/natura/parchi-naturali/monteveglio.html Visita il Parco Regionale dell'Abbazia di Monteveglio - Appennino e Verde Emilia
Il capoluogo si è sviluppato nel secolo scorso nella zona pianeggiante ai piedi di un colle alto 260 metri, sul quale si trovano il complesso monumentale dell'[[Abbazia di Monteveglio]] ed i resti delle antiche [[fortificazione|fortificazioni]].
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Un'ipotesi sul nome del comune vorrebbe far risalire Monteveglio al [[lingua latina|latino]] ''Mons belli'', ossia «Monte della guerra». L'ipotesi, sebbene plausibile dal punto di vista della [[fonetica]], non è avvalorata da alcuna prova, dal momento che non risulta la presenza di alcun tipo di [[Fortezza|fortificazione]] o [[Esercito romano|presenza militare romana]] in zona. Maggiormente verosimile è l'ipotesi secondo cui Monteveglio sarebbe una corruzione fonetica di «Montebello»<ref>http://www.comune.monteveglio.bo.it/Default.aspx?KeyPub=10052028%7C10052053</ref>.
Durante il [[Medioevo]] Monteveglio insieme ad altri centri faceva parte di un sistema di fortificazioni che, realizzatosi tra i corsi del Samoggia e del Panaro, avrebbe contribuito a trattenere i [[Longobardi]] al di là dei confini dell'[[Esarcato
Feudo dei [[
Per alcuni secoli poi Monteveglio seguì le alterne vicende delle lotte tra Bologna, a cui si era consegnata una prima volta nel 1157 (la contessa Matilde era morta senza eredi da quasi mezzo secolo) e Modena e tra guelfi e ghibellini. Il suo castello periodicamente conquistato, riconquistato, distrutto e ricostruito da Bolognesi, Modenesi, signorotti locali, compagnie di ventura (come quella di [[Brandolino Conte Brandolini]], patrizio [[Forlì|forlivese]] che conquistò Monteveglio nel [[1433]]), subì l'ultimo terribile assedio nella primavera del 1527. I [[Lanzichenecchi]] di [[Carlo V d'Asburgo]] che avrebbero poco dopo partecipato al [[Sacco di Roma (1527)|"sacco di Roma"]], non riuscirono però a conquistare Monteveglio per un improvviso peggioramento delle condizioni atmosferiche. La neve caduta in abbondanza nella notte precedente l'assalto, unita alla scarsa agibilità del territorio circostante e forse alle preghiere e ai voti degli abitanti asserragliatisi quasi senza speranza nella rocca ottennero il miracolo di veder partire gli invasori. Ancora oggi, ogni anno, a ricordo di quel terribile momento Monteveglio in festa offre alla Madonna un cero portato in processione all'antica pieve di Santa Maria<ref name="monteveglio.com"/>. Secondo la leggenda, la neve, caduta insolitamente a maggio, avrebbe fatto straripare il torrente Ghiaia, che avrebbe trascinato via le tende dei Lanzichenecchi accampatisi per la notte. Verosimilmente, lo straripamento del torrente non ha provocato danni gravi, ma solo convinto gli invasori a non sobbarcarsi l'impervia salita al colle in condizioni meteorologiche avverse, dato che nei pareggi c'erano tanti altri villaggi da depredare più facili da raggiungere.
Dal 2008 Monteveglio è il primo comune italiano ad essere riconosciuto come [[Città di transizione]].
Le iniziative collegate al processo di Transizione sono elencate nel blog [http://montevegliotransizione.wordpress.com/benvenuto/ Monteveglio in Transizione].
Dal 2009 Monteveglio fa parte dell'[[Unione di
Il 25 novembre [[2012]], nel comune di Monteveglio si è tenuto il [[referendum
== Emergenze storico-artistiche ==
Sul cocuzzolo della collina che domina il paese è situato il borgo di Monteveglio antica, attorno all'antica pieve di Santa Maria, e costituisce la principale attrazione del comune. Si accede al borgo attraverso una porta merlata, unico residuo delle fortificazioni del castello, dagli spalti del quale si gode di uno splendido panorama della zona circostante. Nella torre è ubicato un centro di documentazione sul territorio, contenente molti pannelli esplicativi.
Entrati nel borgo, sulla destra c'è un'antica abitazione in mattoni, detta (non si sa perché), "casa di San Benedetto", risalente al Duecento, che serviva per ospitare i pellegrini<ref>[http://monteveglio.com/curiosita-monteveglio.cfm Monteveglio
Fatti pochi passi in avanti (ignorando la metallica garitta della Seconda Guerra Mondiale), si vede l'Oratorio di San Rocco, sulla sinistra. Questo grazioso edificio, oggi sempre chiuso e dall'interno spoglio, è caratterizzato dalla prima campata che reca chiaramente i segni della tamponatura del portico originario d'accesso<ref>[http://www.monteveglio.net/ MONTEVEGLIO
Il piccolo borgo si sviluppa longitudinalmente, attorno all'unica strada, caratterizzata da graziose villette in mattoni con giardinetti. Poco prima di giungere alla chiesa, sulla sinistra si può notare che davanti ad un'abitazione vi sono due fioriere ricavate da rocchi di colonne di marmo del I secolo d.C., verosimilmente provenienti da una villa romana della zona. Dallo stesso edificio, con ogni probabilità, derivano due lastre di marmo con decorazione a girali che si notano sulla facciata della stessa abitazione.
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L'edificio è di fondazione antichissima. Qualche studioso afferma che in questa zona si trovasse un tempio pagano in epoca romana, sebbene ciò non sia suffragato da prove inoppugnabili. Di certo, la chiesa attuale è di epoca preromanica e romanica. La bella facciata caratterizzata da una luminosa bifora, rifatta all'inizio del XIII secolo, da allora non è stata mai modificata.
L'interno è su tre livelli. I fedeli normalmente stanno al livello base, quello cui si accede dalla porta d'ingresso. A questo livello si nota, a parte l'elegante sobrietà di colonne e capitelli romanici, un dipinto di [[Lorenzo Costa]] che raffigura la Vergine che ascende al cielo trasportata da sei angeli. Questo dipinto (copia: l'originale è depositato presso la [[Pinacoteca
L'altare si trova in una zona sopraelevata della chiesa. Esso è caratterizzato da un crocifisso di grande precisione anatomica, che alcuni attribuiscono alla scuola leonardesca; inoltre, le volte recano semplici ma efficaci decorazioni floreali duecentesche.
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Su richiesta, è possibile visitare anche il chiostro maggiore (con alcune prospettive illusionistiche e dominato da un possente cipresso) del monastero, oggi gestito da una confraternita francescana.
Del secondo e più antico chiostro, sul retro, rimane solo un lato, di grande pregio però, visto che reca ancora qualche capitello antropomorfo del XII secolo<ref>[http://www.appenninobolognese.it/comuni.asp?idcomune=16&loadpage=abbaz.htm AppenninoBolognese.it - Benvenuto/a sul portale dedicato all'
== Geografia antropica ==
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==== Montebudello ====
Altra frazione di rilievo è Montebudello, 250 metri sul livello del mare, registra circa 40 abitanti. Questo nome nasce per un errore di trascrizione: la collina di Sant'Andrea viene definita "monte bidello" (ossia "monte guardiano"), trascritto erroneamente "Budello". Monte Budello fu sede di un'antica pieve, distaccatasi da quella di Monteveglio intorno all'[[VIII secolo]], che ebbe fra l'altro alle sue dipendenze la chiesa di [[Bazzano (Valsamoggia)|Bazzano]].
Monte Budello diventò bolognese nel [[1204]], e nel [[1227]] vi fu eretto il castello, che tante tribolate vicende ebbe nelle guerre contro i modenesi, i [[Visconti]] e i mercenari di Bazzano. La collina è fitta di vigneti ove si produce dell'ottimo vino, in particolare il Pignoletto, e di ristoranti ed agriturismi. Di un qualche pregio è la chiesa di Sant'Andrea, con fregio con putti sul portale ed uno slanciato campanile a matita ottocentesco che si scorge da lontano. Il centro di Montebudello dista 37 km dal centro di Bologna e 29 km dal centro di Modena.
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== Voci correlate ==
* [[Parco regionale dell'Abbazia di Monteveglio]]
* [[Unione di
== Altri progetti ==
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