Ford Cosworth DFV: differenze tra le versioni
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Il primo passo degli ingegneri fu quello di unire idealmente due monoblocchi di FVA (un quattro [[motore in linea|cilindri in linea]]), dando origine ad otto [[motore a V|cilindri a V]] il cui angolo di bancata era di 90°, perciò abbastanza ampio, il che avrebbe garantito un [[Centro di massa|baricentro]] particolarmente basso alle auto che l'avrebbero utilizzato.
Non va però dimenticato che la cilindrata dei motori di Formula 1 doveva essere di 3.000 [[centimetro cubo|cm³]], mentre l'FVA era da 1.600 cm³, perciò il primo [[prototipo]] aveva una [[cilindrata]] complessiva di 3.200
A quel punto i tecnici iniziarono a lavorare su [[corsa (meccanica)|corsa]] e soprattutto [[alesaggio]] dei [[pistone (meccanica)|pistoni]], per riproporre le proporzioni del quattro cilindri, dunque rimpicciolire il V8, mantenendo inalterate le doti di affidabilità del vecchio motore.
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Il motore vinse subito alla sua prima apparizione, il [[Gran Premio d'Olanda 1967]].
Nel 1983 venne sostituito dal motore ''[[Ford Cosworth DFY|DFY]]'', comunque derivato dal DFV, che godeva di 10-20
Dopo essere stato dismesso dalla Formula 1, venne impiegato in [[Formula 3000]] fino al [[1992]], con limitazione del regime di giri come da regolamento a 9000 giri che ne limitò la potenza circa 400cv.
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;Ford Cosworth DFX
[[File:Cosworth DFX engine.jpg|thumb
A partire dalle metà degli anni
;Ford Cosworth DFL
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