Utente:Falco-85/Sandbox6: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 28:
Allo scoppio della nuova [[Seconda guerra mondiale|guerra mondiale]], viene richiamato e quindi destinato nella zona di [[Bisterza|Villa del Nevoso]] (sopra Fiume). Dopo un periodo di congedo, è richiamato nuovamente per controllare i convogli di soldati che da Mestre vengono indirizzati verso Trieste e le regioni orientali. Dopo l'armistizio, Schiffrer inizia a lavorare presso l'Istituto di studi geografici a Trieste, conoscendo [[Giovanni Cosattini]], nembro del [[Partito d'Azione]] di Udine. L'amicizia con Cosattini determina, oltre alla definitiva partecipazione di Schiffrer alla [[Resistenza italiana]], anche il suo inevitabile coinvolgimento nelle discussioni con il movimento resistenziale jugoslavo a proposito del confine orientale. Date le sue competenze in materia, Cosattini chiede infatti a Schiffrer di redigere uno studio sulla composizione etnica della Venezia Giulia, da poter utilizzare negli incontri tra gli esponenti del [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN Alta Italia]] e quelli del [[Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno|Fronte di Liberazione Sloveno]].
Arrestato una volta dalla polizia, e rilasciato su intervento del podestà [[Cesare Pagnini]], Schiffrer viene nuovamente arrestato, insieme al padre, nel maggio 1945 dall'OZNA, dopo l'ingresso a Trieste dell'armata jugoslava. Verrà liberato solo dopo qualche giorno, su probabile intervento del vescovo, mons. [[Antonio Santin]].
Inserito quindi del gruppo di esperti giuliani aggregato alla delegazione italiana nella [[Trattati di Parigi (1947)|Conferenza di Parigi]], nel dopoguerra si impegna nella politica locale triestina, negli anni del [[Allied Military Government of Occupied Territories|Governo Militare Alleato]]. Membro del «''Partito Socialista della Venezia Giulia''», è come molti favorevole alla restituzione all'Italia di tutto il mai nato [[Territorio Libero di Trieste]], un indirizzo che viene ribadito dai socialisti triestini al congresso di Copenaghen del 1951. Malgrado ciò, Schiffrer si segnala anche per la netta opposizione alle ingerenze nella politica triestina del governo italiano, che a suo dire privilegiava i partiti di centro e di destra a scapito delle sinistre.
| |||