Antonino Salinas: differenze tra le versioni

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Nel [[1862]] per un anno ebbe la possibilità di completare la sua formazione all'[[Humboldt-Universität zu Berlin|Università di Berlino]] seguendo i corsi dell'archeologo [[Eduard Gerhard]], del cartografo [[Heinrich Kiepert]] e dello storico [[Theodor Mommsen]]. Dopo lunghi viaggi di studio (da Vienna, ad [[Atene]] dove partecipò alla prima campagna di scavi della Missione italiana nella necropoli del Ceramico, fino a Parigi) tornò in Italia dove, nel [[1865]], a soli 24 anni, fu nominato professore straordinario di Archeologia all'[[Università di Palermo]], dove introdusse il metodo scientifico tedesco.<ref>Spatafora, cit.</ref> Nel [[1867]] divenne ordinario di Archeologia e nel [[1873]] divenne direttore del [[Museo archeologico regionale Antonio Salinas|Museo nazionale di Palermo]].
[[Preside]] della Facoltà di Lettere dal [[1880]] al [[1882]] e dal [[1893]] al [[1894]]. Nel 1894 diviene Consigliere comunale e Assessore all’Istruzione del Comune di Palermo.
Dal [[1903]] al [[1904]] è stato [[Rettore (università)|Rettore]] della [[Università di Palermo]]<ref>{{Cita web |url = http://www.unipa.it/cdl/annuario/05_rettori.pdf |titolo = Annuario dei Rettori della Università di Palermo |tipo = PDF |accesso = 9 agosto 2015}}</ref>.
 
Fu tra i fondatori dell'[[Istituto italiano di numismatica]] e ne fu per un periodo il presidente.
Partecipò agli scavi che si effettuavano in quel tempo in Sicilia come [[Mozia]], [[Tindari]] e [[Selinunte]] dove rinvenne quattro metope arcaiche, che trasferì al Museo nazionale di Palermo, che diresse per 40 anni, fino al [[1914]]. ANel lui1907 sifu devononominato il[[Soprintendenze|Soprintendente]] ritrovamentoper dile tanteprovince operedi d’artePalermo, recuperateTrapani, dopoGirgenti il [[terremoto die Messina del 1908]].
A lui si devono il ritrovamento di tante opere d’arte che recuperò dopo il [[terremoto di Messina del 1908]]. Fu tra i fondatori dell'[[Istituto italiano di numismatica]], e ne fu presidente dal 1912 alla morte.
 
Fu eletto socio nazionale dell'[[Accademia nazionale dei Lincei|Accademia dei Lincei]] nel [[1908]]<ref name="Treccani">{{Treccani|antonio-salinas|Salìnas, Antonio|accesso=9 agosto 2015}}</ref>. Nel testamento lasciò al museo la sua collezione privata, tra cui i molti libri e circa 6000 monete da lui raccolte.<br /> È sepolto nel [[Cimitero di Santa Maria di Gesù (Palermo)|Cimitero di Santa Maria di Gesù]] a Palermo.