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== Il brano ==
La traccia che chiude ''Aladdin Sane'' è un omaggio alla cantante soul americana Claudia Lennear, già ispiratrice due anni prima di ''[[Brown Sugar (The Rolling Stones)|Brown Sugar]]'' dei [[Rolling Stones]],<ref name=Pegg.113>{{Cita|Pegg (2002)|p. 113}}</ref> un'intensa canzone d'amore latina con influenze europee evidenti soprattutto nel [[break]] in stile [[flamenco]] eseguito dalla chitarra di [[Mick Ronson]] e nel pianoforte di [[Mike Garson]]. «Il pianoforte aveva un carattere molto romantico», ricordò in seguito quest'ultimo, «un approccio da fine ottocento, tipo [[Chopin]] o [[Liszt]]».<ref name="Pegg.113"/> Dal canto suo David Bowie ha dichiarato nel 2008: «Il piano di Mike Garson si apre con la più ridicola e azzeccata ricreazione di un numero da music hall "esotica" del XIX secolo. Riesco a vedere il "quadro vivente" come attraverso un bar pieno di fumo. Ventilatori, nacchere, un sacco di pizzo nero spagnolo e poco altro».<ref name="exploring">{{Cita web|url=https://exploringdavidbowie.wordpress.com/2013/08/13/david-bowie-i-went-to-buy-some-shoes-and-i-came-back-with-life-on-mars/|titolo=David Bowie: I went to buy some shoes – and I came back with Life On Mars, by David Bowie / Daily Mail, 28 June 2008|editore=www.exploringdavidbowie.wordpress.com|accesso=12 ottobre 2016}}</ref>
 
{{citazione|E quando i vestiti sono sparsi, non aver paura della stanza<br />Tocca la pienezza del suo seno, senti l'amore delle sue carezze<br />Sarà la tua fine vivente||And when the clothes are strewn, don't be afraid of the room<br />Touch the fullness of her breast, feel the love of her caress<br />She will be your living end|lingua=en}}
 
La traccia che chiude ''Aladdin Sane'' è un omaggio alla cantante soul americana Claudia Lennear, già ispiratrice due anni prima di ''[[Brown Sugar (The Rolling Stones)|Brown Sugar]]'' dei [[Rolling Stones]],<ref name=Pegg.113>{{Cita|Pegg (2002)|p. 113}}</ref> un'intensa canzone d'amore latina con influenze europee evidenti soprattutto nel [[break]] in stile [[flamenco]] eseguito dalla chitarra di [[Mick Ronson]] e nel pianoforte di [[Mike Garson]]. «Il pianoforte aveva un carattere molto romantico», ricordò in seguito quest'ultimo, «un approccio da fine ottocento, tipo [[Chopin]] o [[Liszt]]».<ref name="Pegg.113"/> Dal canto suo David Bowie ha dichiarato nel 2008: «Il piano di Mike Garson si apre con la più ridicola e azzeccata ricreazione di un numero da music hall "esotica" del XIX secolo. Riesco a vedere il "quadro vivente" come attraverso un bar pieno di fumo. Ventilatori, nacchere, un sacco di pizzo nero spagnolo e poco altro».<ref name="exploring">{{Cita web|url=https://exploringdavidbowie.wordpress.com/2013/08/13/david-bowie-i-went-to-buy-some-shoes-and-i-came-back-with-life-on-mars/|titolo=David Bowie: I went to buy some shoes – and I came back with Life On Mars, by David Bowie / Daily Mail, 28 June 2008|editore=www.exploringdavidbowie.wordpress.com|accesso=12 ottobre 2016}}</ref>
 
Il sassofono di Bowie e la performance vocale sommessa e profonda, secondo Ben Gerson di ''[[Rolling Stone]]'' «la più espansiva e sincera dell'album»,<ref name="rollingstone">{{Cita web|url=http://www.rollingstone.com/music/albumreviews/aladdin-sane-19730719|titolo=David Bowie: Aladdin Sane, by Ben Gerson, July 19, 1973|editore=www.rollingstone.com|accesso=12 ottobre 2016}}</ref> chiudono la successione di immagini violente e paranoiche di ''Aladdin Sane'' con una diffusa atmosfera di serenità e abbandono dei sensi, definita dal biografo James Perone «il perfetto connubio di testo, musica, arrangiamento e performance».<ref name=Perone.38-39>{{Cita|Perone (2007)|p. 38-39}}</ref>