Jargon File: differenze tra le versioni

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== Dal 1975 al 1983 ==
Il ''Jargon File'' (detto anche ''Jargon-1'' o ''the File''), fu originariamente scritto da [[Raphael Finkel]] a [[Università di Stanford|Standford]] nel 1975. Da questo momento, fino all’arrivo alla [[SAIL]] (Stanford Artificial Intelligence Laboratory) nel 1991, il file venne chiamato "AIWORD.RF[UP,DOC]" ("[UP,DOC]" era una directory di sistema sui sistemi operativi [[WAITS]]). Alcuni termini, come "frob", "foo" e "mung" si ritiene risalgano ai primi anni del 1950 dal [[Tech Model Railroad Club]] del [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] e documentati nel 1959 sul ''Dictionary of the TMRC Language'' scritto da Peter Samson. <ref>{{citeCita web |url=http://www.catb.org/~esr/jargon/html/T/TMRC.html |titletitolo=TMRC |worksito=The Jargon File}}</ref> Si noti che è sempre stato chiamato “AIWORD” o “the Jargon file”, mai “the File”, quest’ultimo termine è stato coniato da Eric Raymond.
 
Nel 1976 [[Mark Crispin]], dopo aver visto un annuncio riguardante “the File” alla SAIL computer, [[File Transfer Protocol|FTped]] una copia al laboratorio di intelligenza artificiale del MIT. Salvò il file nella sua directory come "AI:MRC;SAIL JARGON" (laboratorio computer "AI", directory "MRC", file "SAIL JARGON").
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[[File:Mit Press Logo.svg|miniatura|189x189px|''MIT Press'' logo]]
Eric Raymond ha mantenuto il nuovo file, con l'assistenza di Guy Steele, ed è l'editor accreditato della versione stampata del ''The New Hacker's Dictionary'' (pubblicato da [[MIT Press]] nel 1991); d'ora in poi chiamato Raymond-1991. Alcune delle modifiche apportate sotto la sua vigilanza sono state controverse; i primi critici accusano Raymond di cambiare ingiustamente il focus del File verso le culture hacker Unix al posto delle culture degli hacker più anziani dove il Jargon File ebbe origine. Raymond rispose dicendo che la natura della pirateria era cambiata e il Jargon File dovrebbe riferirsi alla cultura hacker più moderna. <ref>{{citeCita web | url = http://www.catb.org/jargon/jargtxt.html | title titolo= Updating JARGON.TXT Is Not Bogus: An Apologia | last cognome= Raymond | first nome= Eric |accesso= accessdate26 =gennaio 2007-01-26 }}</ref> Dopo la seconda edizione di ''NHD'' (MIT Press, 1993; chiamato Raymond-1993), Raymond è stato accusato di aggiungere termini che riflettono le proprie politiche e il proprio vocabolario, <ref>{{citeCita web | url = http://www.ntk.net/2003/06/06/ | title titolo= Need To Know 2003-06-06 |accesso= accessdate25 =gennaio 2007-01-25 }}</ref> anche se lui disse che le voci da aggiungere vengono controllate per assicurarsi che vengano utilizzate realmente e non solamente nel gergo di una o due persone. <ref>{{CiteCita web|url = http://www.catb.org/jargon/submissions.html|title titolo= You Too, Can Add an Entry!|date data= 29 Decemberdicembre 2003|accessdate accesso= 28 Januarygennaio 2015|website sito= Jargon File|publisher = |last cognome= Raymond|first nome= Eric S.}}</ref>
 
La versione di Raymond è stata rivista ancora una volta per includere la terminologia dalla sottocultura nascente da Internet e dal World Wide Web. Venne pubblicato dal MIT Press come ''The New Hacker's Dictionary'', terza edizione, 1996 (il Raymond-1996).
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== Impatto e accoglienza ==
=== Influenza===
Nonostante il suo approccio [[tongue-in-cheek|umoristico]], diverse [[guide di stile]] e opere simili hanno citato ''The New Hacker's Dictionary'' come riferimento e hanno anche consigliato di seguire alcune delle sue migliori pratiche "hacker". L'[[Oxford English Dictionary]] ha usato il ''NHD'' come fonte di [[Neologismo|neologismi]] informatici. <ref name="JFR" /> Il [[Chicago Manual of Style]], la più importante accademia ed editrice di libri di stile americana, a cominciare dalla 15 ° edizione (2003) ne fece riferimento <ref>{{cite bookCita libro|titletitolo=The Chicago Manual of Style |editionedizione=15th |chaptercapitolo=Closing Quotation Marks in Relation to Other Punctuation: 6.8. Period and commas |pagep=242 |datedata=August 2003 |publishereditore=U. of Chicago Pr |isbn=978-0-321115321-8311583-6 |quotecitazione=For related matters in computer writing, see Eric S. Raymond, "Hacker Writing Style," in ''The New Hacker's Dictionary'' (bibliog. 5).}}</ref> (stessa cosa per la 16 ° edizione). <ref>{{cite bookCita libro|titletitolo=The Chicago Manual of Style |editionedizione=16th |chaptercapitolo=Computer Terms: 7.75. Distinguishing words to be typed and other elements |datedata=August 2010 |atposizione=pp. 371–372 (7.75) |publishereditore=U. of Chicago Pr |isbn=978-0-226104226-2010420-1 |url= http://www.chicagomanualofstyle.org/16/bib5.html |access-dateaccesso=September22 22,settembre 2015}} Same quotation as in the 15th ed.</ref> Il ''[[National Geographic Society|National Geographic]] Style Manual'' elenca ''NHD'' tra i soli 8 dizionari specializzati, di 22 fonti totali, sui quali si basa. Tale manuale è l'[[house style]] delle pubblicazioni di ''NGS'' ed è stato disponibile online per la navigazione pubblica dal 1995. <ref>{{citeCita web|titletitolo=Sources|datedata=2014|editor1curatore-firstnome1=David|editor1curatore-lastcognome1=Brindley|editor2curatore-lastcognome2=Style Committee|worksito=National Geographic Style Manual|publishereditore=[[National Geographic Society]]|___locationcittà=Washington, DC|url=http://stylemanual.natgeo.com/4-sources|access-dateaccesso=September 22, 2015 <!--If ever needed: |archive-url= https://web.archive.org/web/20150922053043/http://stylemanual.ngs.org/4-sources |archive-date=September 22, 2015-->}} As of, it was last updated in 2014</ref> Il ''NGSM'' non specifica cosa ha tratto in particolare dal ''NHD'' o da qualsiasi altra fonte.
 
Oltre a queste guide e l'''Encyclopedia of New Media'', il Jargon File, soprattutto in forma stampata, viene spesso citato sia da libri e altre opere sulla storia degli hacker, della sottocultura [[cyberpunk]], del gergo informatico, dello stile online, sia in opere diverse come la 20 ° edizione di ''Bibliography of Literary Theory'', ''Criticism and Philology'' di José Ángel García Landa (2015); ''Wired Style: Principles of English Usage in the Digital Age'' di Constance Hale e Jessie Scanlon in ''[[Wired]]'' magazine (1999); ''Transhumanism: The History of a Dangerous Idea di David Livingstone'' (2015); ''Mark Dery's Flame Wars: The Discourse of Cyberculture'' (1994) and ''Escape Velocity: Cyberculture at the End of the Century'' (2007); ''Beyond Cyberpunk! A Do-it-yourself Guide to the Future'' di [[Gareth Branwyn]] e Peter Sugarman (1991); e molti altri.
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===Difesa del termine ''hacker''===
Il libro è particolarmente noto per aiutare (o almeno cerca) a preservare la distinzione tra un [[hacker]] (un programmatore buono) e un [[Cracker (informatica)|cracker]] (un [[Crimine informatico|criminale informatico]]). ''Encyclopedia of New Media'' di Steve Jones (2002) ha fatto notare che la difesa del termine hacker è stato un fattore di grande motivazione per entrambe le edizioni stampate di Steele e Raymond: <ref> {{citeCita booklibro|titletitolo=Encyclopedia of New Media: An Essential Reference to Communication and Technology|firstnome=Steve|lastcognome=Jones|datedata=December 2002|publishereditore=SAGE Publications|isbn=978-1-4522654522-286528-5|url=https://books.google.com/books?id=YgVzAwAAQBAJ&pg=PA345&lpg=PA345&dq=%22Hacker%27s+Dictionary%22+%22Mondo+2000%22+-amazon&source=bl&ots=iaV45cE4UE&sig=L3akSlyLf4Saj4U24ov9hlXVLso&hl=en&sa=X&ved=0CDQQ6AEwBGoVChMIm7mH6LWKyAIVQzSICh1h_wWx#v=onepage&q=%22Hacker's%20Dictionary%22%20%22Mondo%202000%22%20-amazon&f=false|access-dateaccesso=September23 23,settembre 2015}}</ref>
 
{{quote|''The Hacker's Dictionary'' e ''The New Hacker's Dictionary'' hanno cercato di celebrare la cultura hacker, forniscono un riferimento della storia degli hacker per gli hacker più giovani e quelli futuri, cosa ancora più importante, rappresentano la cultura hacker sotto una luce positiva al pubblico in generale. Nei primi anni del 1990, in particolare, sono emerse molte notizie raffiguranti gli hacker come trasgressori della legge senza alcun rispetto per la privacy e la proprietà di terzi. Raymond ha voluto mostrare alcuni dei valori positivi della cultura hacker, in particolare il senso dell'umorismo hacker. Perché l'amore verso giochi di parole divertenti è un elemento forte della cultura hacker e un dizionario di slang funziona abbastanza bene per tali scopi.}}
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===Reazioni e recensioni===
{{Citazione|[W]here else will you find ... a definition like 'A cuspy but bogus raving story about N random broken people'?|[[Steve Jackson (1953)|Steve Jackson]]|source=''[[bOING bOING]]'', Vol. 1, No. 10 (1991).}}
''[[PC Magazine]]'' nel 1984 ha dichiarato che ''The Hacker's Dictionary'' era superiore alla maggior parte degli altri libri riguardanti computer-humor e ha fatto notare la sua autenticità di "hard-core programmers' conversations", in particolare nel gergo del MIT e di Stanford. <ref>{{citeCita news |titletitolo=Hacker Spoken Here |lastcognome=Langdell |firstnome=James |workpubblicazione=PC Magazine |datedata=April3 3,aprile 1984 |pagep=39 |url= https://books.google.com/books?id=e-gI2W-3JwkC&lpg=PA385&pg=PA39#v=onepage&q&f=true |accessdateaccesso=October 24, ottobre 2013}}</ref> Le recensioni citate dalla casa editrice includono: [[William Safire]] del ''[[The New York Times|New York Times]]'' che parla del Raymond-1991 ''NHD'' come un "lessico arzillo" e lo consiglia come un regalo nerd per le vacanze <ref>{{citeCita news |titletitolo=On Language |firstnome=William |lastcognome=Safire |author-linkwkautore=William Safire |datedata=December8 8,dicembre 1991 |workpubblicazione=[[The New York Times]]}}</ref> (questo riapparve nel suo "On Language" a metà ottobre 1992); [[Hugh Kenner]] in ''[[Byte (periodico)|Byte]]'' dice che è stato così coinvolgente da consigliarne almeno una lettura. <ref>{{citeCita news|titletitolo=Print Queue|firstnome=Hugh|lastcognome=Kenner|datedata=January 1992|workpubblicazione=[[Byte (periodico)|Byte]]|publishereditore=UBM}}</ref> ''[[Mondo 2000]]'' lo descrive come "divertente elastico con un linguaggio scorrevole", così come "non solo una guida utile di molti termini tecnici non ufficiali e del gergo informatico, ma anche una etnografia, di fatto, dei primi anni della cultura hacker." <ref>{{citeCita web|titletitolo=Reviews: ''The New Hacker's Dictionary'', Third Edition|worksito=MITPress.MIT.edu|datedata=2015|publishereditore=Massachusetts Institute of Technology Press|___locationcittà=Cambridge, MA|url=https://mitpress.mit.edu/books/new-hackers-dictionary|access-dateaccesso=September22 22,settembre 2015}}</ref> Le recensioni positive sono state pubblicate anche in accademia e nelle pubblicazioni dell’industria informatica, tra cui ''[[IEEE Spectrum]]'', ''[[New Scientist]]'', ''[[PC Magazine]]'', ''[[PC World]]'', ''[[Science]]'' e (più volte) ''Wired''.
 
L'[[autore di giochi]] statunitense [[Steve Jackson (1953)|Steve Jackson]], scrivendo per la rivista ''[[Boing Boing|bOING bOING]]'', ha descritto il saggio di ''NHD'' "A Portrait of J. Random Hacker" come "una descrizione accurata e meravigliosa delle persone che compongono la cultura hacker ".
 
La terza edizione stampata ha ottenuto molte altre citazioni nei soliti posti come ''Wired'' (agosto 1996), ma anche nella rivista ''[[People (periodico)|People]]'' (21 ottobre 1996).<ref name="JFR">{{citeCita web |titletitolo=The Book on the File |firstnome=Eric S. |lastcognome=Raymond |author-linkwkautore=Eric S. Raymond |worksito=Jargon File Resources |datedata=October 27, ottobre 2003 |url= http://www.catb.org/jargon/jargbook.html |access-dateaccesso=September 23, 2015 <!--Backup source: http://www.pvv.ntnu.no/diverse/jargon/jargbook.html-->}}</ref>
 
==Note==
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==Altre letture==
* {{cite bookCita libro|chaptercapitolo=The Revenge of the Hackers |firstnome=Eric S. |lastcognome=Raymond |author-linkwkautore=Eric S. Raymond |titletitolo=Open Sources: Voices from the Open Source Revolution |editor1curatore-firstnome1=Chris|editor1curatore-lastcognome1=DiBona |editor2curatore-firstnome2=Sam|editor2curatore-lastcognome2=Ockman |editor3curatore-firstnome3=Mark|editor3curatore-lastcognome3=Stone |datedata=Gennaio 1999 |publishereditore=[[O'Reilly & Associates]] |isbn=978-1-56592-582-3 |url= http://www.oreilly.com/openbook/opensources/book/raymond2.html |access-dateaccesso=September23 23,settembre 2015}}
* {{cite journalCita pubblicazione|titletitolo=Hackers Can Sidejack Cookies |firstnome=Heather |lastcognome=McHugh |author-linkwkautore=Heather McHugh |publishereditore=[[The New Yorker]] |datedata=11 Maggiomaggio 2009 |url= http://www.newyorker.com/fiction/poetry/2009/05/11/090511po_poem_mchugh}}
* {{cite bookCita libro|titletitolo=The Hacker Ethic and the Spirt of the Information Age |firstnome=Pekka |lastcognome=Himanen |datedata=2001 |publishereditore=[[Random House]] |___locationcittà=New York}}
* {{cite bookCita libro|titletitolo=Hackers: Heroes of the Computer Revolution |editionedizione=Updated |firstnome=Steven |lastcognome=Levy |author-linkwkautore=Steven Levy |datedata=2001 |publishereditore=[[Penguin Books]] |___locationcittà=New York}}
 
==Collegamenti esterni==