Laura Mancinelli: differenze tra le versioni

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Negli anni [[anni 1970|settanta]] ha insegnato [[Filologia germanica]] all'[[Università degli Studi di Sassari|Università di Sassari]] e poi, chiamata a Venezia dal germanista [[Ladislao Mittner]], nel [[1976]] ha ottenuto la cattedra di [[Storia della lingua tedesca]] all'[[Università Ca' Foscari Venezia|Università Ca' Foscari]].
 
Su consiglio del collega e amico [[Claudio Magris]], nel [[1972]] ha curato e tradotto dall'originale il volume ''[[Nibelunghi|I Nibelunghi]]''<ref>{{Treccani|nibelunghi/|Nibelunghi}}</ref>, cui sono seguiti nel [[1978]] il ''[[Tristano e Isotta|Tristano]]''<ref>{{Treccani|tristano_res-dbfcef84-07b0-11e0-9962-d5ce3506d72e/|Tristano}}</ref> di [[Gottfried von Straßburg]] e nel [[1989]] il ''Gregorio e Il povero Enrico'' di [[Hartmann von Aue]]<ref>{{Treccani|hartmann-von-aue/|Hartmann von Aue}}</ref>, tutti commissionati da [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]<ref>{{Cita web|url=http://www.einaudi.it/libri/autore/mancinelli-laura/0000552/M|titolo=Laura Mancinelli < Autori < Einaudi|cognome=S.p.A.|nome=Arnoldo Mondadori Editore|sito=www.einaudi.it|accesso=6 aprile 2016}}</ref> per la collana [[I millenni]]<ref>{{Cita web|url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/04/16/news/sguardo-137762324/}}</ref>.
[[File:MancinelliLaura.jpg|sinistra|miniatura|270x270px]]
Dopo essere tornata a Torino come titolare della cattedra universitaria di [[Filologia germanica]], nel [[1981]] Laura Mancinelli ha esordito nella narrativa, dando alle stampe per Einaudi ''[[I dodici abati di Challant]]'' (vincitore del [[Premio Mondello|Premio "Mondello opera prima"]]), [[romanzo storico]] di cui l'autrice aveva iniziato la stesura nel 1968, .