Silvestro Calandra: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
[[File:48CastelloSGiorgio.jpg|thumb|left|upright=0.8|Il Castello di San Giorgio]]
Di Silvestro Calandra non si conosce la data di nascita, che dovrebbe porsi intorno alla metà del [[XV secolo]]. Verso il [[1480]] entrò al servizio del marchese [[Federico I Gonzaga|Federico Gonzaga]] divenendo suo castellano, ossia responsabile del castello [[mantova]]no di [[Castello di San Giorgio (Mantova)|San Giorgio]] che, costruito nel secolo precedente per servire a scopi di difesa militare, per volontà di [[Ludovico III Gonzaga]], era stato trasformato in una raffinata residenza rinascimentale grazie agli interventi di [[Luca Fancelli]], l'[[architetto]] favorito del marchese, e del pittore [[Andrea Mantegna]]. Qui egli svolse compiti di segretario della vedova di Ludovico, [[Barbara di Brandeburgo]], del marchese Federico e in particolare dei figli [[Francesco Gonzaga|Francesco]], succeduto al padre nel [[1484]], ed [[Elisabetta Gonzaga|Elisabetta]].
Nella prima sua lettera conservataci, del 26 agosto [[1486]], il Calandra riferisce al marchese Francesco del ciclo dei nove teleri mantegneschi che illustravano i ''Trionfi di Cesare''<ref>Claudia Cieri Via, ''Mantegna'', 1991, p. 42.</ref> e dà notizie del duca di [[Urbino]] [[Guidobaldo da Montefeltro]], in visita a Mantova per la stipula del contratto nuziale con Elisabetta Gonzaga, che egli accompagnò a Urbino per le nozze celebrate l'11 febbraio [[1488]]. Elisabetta – che provava per lui un'autentica ammirazione, come testimonia la sua lettera diretta a Francesco il 19 febbraio – volle che fosse affidato al suo servizio e così il Calandra si stabilì in aprile nella corte urbinate.
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