Trasaghis: differenze tra le versioni
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[[File:Tagliamento ponte Braulis Osoppo 23012008 02.jpg|left|thumb|upright=1.4|Il famoso ponte di Braulins]]
{{Vedi anche|Terremoto del Friuli del 1976}}
Il terremoto del [[1976]] ha mortalmente ferito il patrimonio artistico dei paesi del Comune di Trasaghis. Perse le chiese maggiori (spesso di recente costruzione) con affreschi di importanza locale (di Domenico Fabris, secolo XIX, in S, Michele Nuovo a Braulins, di Antonio Brolio, 1925, a Trasaghis) con altari (se ne sono conservati due, settecenteschi, a Trasaghis) e suppellettile varia, si è salvata praticamente, anche se gravemente danneggiata, la [[Chiesa di San Michele dei Pagani|Chiesetta di S. Michele dei Pagani]] di Braulins, sorta probabilmente in epoca longobarda e restaurata dagli abitanti del castello di Bragolino nel secolo XIII (la piccola abside semicircolare, in pietra squadrata, presenta le caratteristiche delle costruzioni duecentesche).
All'interno due affreschi: quello del catino absidale (Trinità) risale alla fine del secolo XVI ed appartiene a pittore di modesta levatura della cerchia di Giulio Urbanis; quello sulla parete orientale a fianco dell'abside, di iconografia piuttosto insolita in Friuli, rappresenta l'arcangelo Michele, nimbato, dal volto giovanile che regge la bilancia del giudizio con due anime. Pittura bizantineggiante della Fine del secolo XIII. A Peonis, dove si sta ricostruendo la parrocchiale con forme alquanto ardite (arch. Sergio Zanella di Udine), affresco devozionale in via Chianet: trittico con le figure della Madonna con Bambino adorata da S. Antonio da Padova al centro, da S. Giovanni Battista a sinistra e da S. Domenico a destra. È pittura della seconda metà del Settecento attribuita a Biagio Cestari di Osoppo. In tutto il territorio risorgono case e chiese distrutte; tra i tanti edifici, spesso non privi di qualità architettoniche e comunque in grado di offrire uno spaccato interessante dell'opera di ricostruzione in Friuli, da ricordare il Municipio (arch. Arnaldo Zuccato), la Chiesa di S. Bartolomeo ad Alesso, inaugurata nel 1988 (arch. Lorenzo Pevere), degno di nota l'affresco dell'artista magiaro Mèszaros Gyorgj realizzato nel 2000 sul soffitto della Chiesa di San Nicolò di Avasinis. Quest'ultima località, piegata dall'eccidio del 2 maggio 1945 in cui vennero trucidati oltre cinquanta civili dalle truppe naziste in ritirata, oggi è nota per la Festa del Lampone e del Mirtillo, frutti che crescono naturalmente sulle alture retrostanti al borgo friulano. La Festa di Avasinis organizzata dalla locale Pro Loco richiama nei giorni a cavallo di ferragosto migliaia di turisti provenienti da tutta l'Europa Centrale. === Onorificenze ===
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