Pietro I Orseolo: differenze tra le versioni

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== La canonizzazione ==
Nel [[1027]] fu proclamato beato dalla chiesa di Roma, ed il suo corpo venne portato all'interno della chiesa di Cuxa. Intervennero poi molti spostamenti, finché il 6 dicembre [[1644]] le sue ossa furono chiuse in una cassa di legno dorato esposta sopra un altare dedicato a San Romualdo, cui venne aggiunto anche il suo nome. Nel [[1731]] fu proclamato santo dallada Chiesa[[Clemente XII]], e Venezia chiese di avere una reliquia del doge santo: furono spedite tre ossa della gamba sinistra. Queste arrivarono a Venezia nel [[1732]] ed il 7 gennaio [[1733]] vennero depositate nella [[Basilica di San Marco (Venezia)|Basilica di San Marco]], dentro un'urna d'argento. Il 7 febbraio [[1732]] si svolse una sontuosa cerimonia, ed alla messa solenne cantò il celebre sopranista [[Carlo Broschi|Farinelli]]. Da questa data, il senato stabilì che il 14 gennaio di ogni anno si svolgesse una messa solenne, alla presenza del doge, in cui venivano esposte le reliquie di San Pietro Orseolo. Nel [[1790]], al tempo della rivoluzione francese, per timore dei sacrilegi l'ultimo abate di Cuxa portò le reliquie nella chiesa di San Pietro di Prades.
Oggi è [[Santi Patroni della Città di Venezia|compatrono secondario]] di [[Venezia]].